CIMITERO URBANO DI LATINA: RINNOVATA LA CONSULENZA AL SOLITO STUDIO LEGALE ROMANO

cimitero di latina
Cimitero di latina

Ampliamento del cimitero di Latina: l’ente di Piazza del Popolo affida di nuovo allo studio romano il servizio di supporto al Responsabile unico del procedimento

Prosegue a passi spediti l’iter per l’ampliamento del cimitero urbano di Latina dopo che il Commissario prefettizio Carmine Valente ha firmato la delibera, con i poteri del Consiglio Comunale, con cui riapprova il progetto definitivo, con contestuale variante al Piano Regolatore ai fini della reiterazione del vincolo preordinato agli espropri.

In realtà, c’è da fare un passo indietro perché mentre la delibera commissariale è dell’11 agosto scorso, la determina firmata dal Dirigente Lavori Pubblici, Angelica Vagnozzi, risale al 22 luglio scorso. Eppure è stata pubblicata solo oggi 17 agosto.

Il provvedimento dei Lavori Pubblici determina l’incarico di supporto al Rup – ossia il responsabile unico del procedimento (colui che sottende a tutto il progetto del cimitero) – per la verifica del progetto di finanza che regola la costruzione, l’ampliamento e la gestione dell’intero complesso del cimitero urbano.

Come noto, il cimitero urbano fu affidato dall’allora amministrazione Zaccheo (in corsa per diventare per la terza volta primo cittadino), tramite project financing, alla Ipogeo srl; in realtà il primo affidamento del 2007 fu in capo alla Damiani Costruzioni srl. Poco cambia perché le due società sono riconducibili allo stesso gruppo imprenditoriale.

Come ricorda la determina dei Lavori Pubblici licenziata il 22 luglio 2022, e pubblicata solo oggi, “sin dall’avvio della concessione con Ipogeo, sono insorti numerosi problemi nella gestione contrattuale, derivanti dalla carenza informazioni relativa al patrimonio delle sepolture oggetto della concessione, nonché dall’interpretazione delle clausole convenzionali e delle reciproche obbligazioni tra concessionario e Comune, che hanno comportato problematiche anche nei rapporti con l’utenza”.

Le menzionate problematiche, come altrettanto noto, hanno comportato l’avvio di numerosi contenziosi fra Concessionario e Comune, di natura civile e amministrativa, tuttora pendenti, che hanno portato l’ente a ritenere indispensabile l’approvazione di un nuovo regolamento di Polizia mortuaria, avvenuto con
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 del 29 aprile 2021.

Già nel novembre 2019, al fine di affiancare il RUP del procedimento nella valutazione degli atti regolamentari e contrattuali sottesi alla convenzione in essere con Ipogeo, nonché degli atti amministrativi da adottare da parte del Comune, e preso atto della carenza di personale interno all’Amministrazione, è stato assegnato un incarico di supporto all’avvocato Massimiliano Brugnoletti, titolare dello Studio Brugnoletti&Associati, ubicato a Roma. Si tratta dello stesso studio legale a cui fu affidato, tra gli altri, l’incarico per una consulenza nel 2020 per dirimere il caso della gestione del porto canale di Rio Martino. Un affidamento che ingenerò polemiche da parte degli avvocati pontini e che, in sostanza, emise un parere ovvio: per Rio Martino serviva una selezione pubblica la quale, per inciso, è stata sì espletata, pur non essendo ancora il canale gestito dal suo legittimo aggiudicatario (è pendente l’ennesimo ricorso davanti al Consiglio di Stato). Altra storia.

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Tornando al cimitero, nel frattempo, il contenzioso attivato dal concessionario Ipogeo innanzi alla Corte di appello di Roma per l’impugnazione della sentenza n.446/2020 emessa dal Tribunale di Latina, è stato rinviato al 30 aprile 2025 in considerazione della attività intrapresa dalle parti – privato e Comune – per addivenire ad un accordo bonario “per la definizione delle evidenti ricadute sul Piano Economico Finanziario originario su cui poggia il Progetto di Finanza in essere e per superare le criticità ad oggi evidenziate dal ricorrente e dalle associazioni di tutela dei consumatori circa la gestione dei servizi cimiteriali”.

In ragione di contenziosi e accordi bonari, l’Ente ha avuto la necessità di incaricare di nuovo il supporto al Rup poiché l’incarico affidato alla Studio Brugnoletti, con determinazione n. 2371 del 25/11/2019, poi modificata con successivo atto n. 1575 del 24/09/2020, è scaduto.

Il Comune, dunque, tramite la determina del 22 luglio 2022 da parte dei Lavori Pubblici, ha affidato di nuovo l’incarico allo studio romano Brugnoletti. “L’incarico – spiega la determina – non può che essere affidato al medesimo soggetto che ha già affiancato il Comune sin dall’avvio del procedimento ai sensi dell’art. 63 del d.lgs. n. 50/2016”.

“La concorrenza – continua la determina – è assente per motivi tecnici nel caso in esame, l’assenza di concorrenza è giustificate dalla indispensabile conoscenza del fascicolo, dei retroscena della vicenda, nonché dall’esperienza della questione acquisita nel corso dell’affiancamento al Comune nel corso dell’espletamento dell’incarico, che non consentono la sostituzione del professionista incaricato; la nomina di un nuovo consulente a titolo di supporto al RUP comporterebbe un inammissibile e, allo stato, non consentito, allungamento del tempo necessario per la conclusione della pratica, dovuto alla necessità di acquisire le competenze e le conoscenze del fascicolo, già in possesso del precedente esecutore”. Per questo e altri cinque cavilli di legge, lo Studio Brugnoletti ottiene il nuovo incarico, ossia il vecchio: una consulenza praticamente senza soluzione di continuità sin dal 2019. Si occuperà di: supporto nella gestione dei rapporti con il concessionario; analisi dei risvolti tecnico-amministrativi sulla proposta di rivisitazione del PEF; supporto al Servizio nella predisposizione degli atti prodromici alla definizione del procedimento di individuazione dello stato delle sepolture ubicate nella parte storica del cimitero urbano; impegno a porre in essere qualsiasi attività (riunioni in presenza e da remoto, consulenze telefoniche, analisi documentazione, revisioni bozze, ecc.); stesura di pareri, note, lettere, email o comunicazioni.

Lo Studio Brugnoletti lavorerà per la cifra sotto la soglia dei 40mila euro, superata la quale scatterebbe una procedura ad evidenza pubblica: 38.064,00 euro.

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