È con un’interrogazione, risalente al 2014, rivolta all’ex sindaco Andrea Campoli (da poco nominato di nuovo in giunta dal Sindaco Sergio Di Raimo dopo il rimpasto), all’allora Presidente del Consiglio Comunale Sergio Di Raimo (attuale primo cittadino di Sezze) e al segretario generale dell’ente setino, che si chiedeva conto delle condotte e dei comportamenti di uno più o più dipendenti comunali.
In sostanza il consigliere interrogante, Roberto Reginaldi (allora in Forza Nuova, oggi nella Lega), interpellava i massimi esponenti e chiedeva loro se confermassero o meno l’esistenza di una corrispondenza pervenuta da Autorità Giudiziaria. Già all’epoca, come scritto in più occasioni, le voci si susseguivano sopratutto intorno al cimitero e al suo custode.
Da sottolineare che, ad ogni modo, l’inchiesta della Procura di Roma partirebbe dal 2015, anche se le prime richieste di chiarimento avvengono prima, nel luglio 2014, come conferma Roberto Reginaldi, coordinatore della Lega a Sezze. Che ci fosse già dall’allora un’inchiesta avviata?
Un elemento che, comunque, rafforza la convinzione che a Sezze molti sapevano, vieppiù nella classe politica la quale, adesso, tace.