Cimitero di Sezze: la Giunta municipale dispone un atto di indirizzo che spiana la strada al nuovo affidamento alla Spl spa
Passano le amministrazioni ma la gestione del cimitero a Sezze non cambia. Uno spiraglio a una diversa gestione, e (forse) stagione, si era aperto a maggio 2021, quando il Commissario prefettizio Raffaele Bonanno intendeva “dare corso alle opportune valutazioni, al fine di avere un compiuto quadro di insieme, in relazione alle scelte che dovranno essere assunte dall’Ente in merito a detti affidamenti, con particolare riferimento alla possibilità di procedere alla loro conferma” oppure “di seguire altre opzioni, facendo ricorso al libero mercato“.
Ora, la Giunta guidata dal nuovo Sindaco Lidano Lucidi ha votato una delibera con cui viene valutata la possibilità di poter procedere allo svolgimento dei servizi cimiteriali attraverso il loro affidamento alla Sezze SPL, quale società partecipata del Comune di Sezze, previa verifica dei requisiti posti alla base di un eventuale affidamento in house.
Come ricorda, tra le premesse, l’atto di Giunta, gli Enti locali possono procedere ad affidare la gestione dei servizi pubblici locali attraverso: esternalizzazione a terzi con espletamento di procedure ad evidenza pubblica; società mista, la cui selezione del socio privato avvenga mediante gara a doppio oggetto in applicazione delle disposizioni inerenti il partenariato pubblico-privato; gestione cosiddetta “in house”.
L’affidamento del servizio cimiteriale alla Spl andrà in scadenza il prossimo 22 dicembre e pare proprio che anche per i prossimi sette anni (così da capitolato speciale) d’appalto, la Giunta Lucidi privilegerà il servizio “in house”, il che significa un nuovo affidamento alla Servizi Pubblici Locali Spa per la gestione del cimitero di Via Bassiano.
Sembra passata un’eternità da quando l’inchiesta che ha svelato lo scandalo del cimitero aveva messo in evidenza non le responsabilità penali (la Spl è esclusa dall’indagine) ma quantomeno una forte incapacità politica e amministrativa che aveva ridotto il “camposanto” di Sezze a un affare per pochi, peraltro losco, pasticciato e nauseabondo secondo le indagini di Carabinieri e Procura di Latina.
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