CIMITERO DI PONZA: SOTTO LA LENTE DELLA FINANZA LA MESSA IN SICUREZZA. OPPOSIZIONE: “DIMETTETEVI”

Cimitero di Ponza: tra lavori e sequestro. I consiglieri comunali d’opposizione chiedono dimissioni dell’amministrazione: “Gli orrori al cimitero non possono restare impuniti”

“La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi “(Marco Tullio Cicerone). A Ponza non è più così. I vivi hanno il cuore spezzato dopo aver visto come i loro cari sono stati trattati, peggio dei rifiuti”. Così, in una nota, i consiglieri comunali di opposizione Francesco Ambrosino, Giuseppe Feola, Maria Claudia Sandolo e Piero Vigorelli.

“Tutto nasce da una lodevole necessità, quella di mettere in sicurezza il nostro cimitero, grazie a un finanziamento della Regione del 2011 – spiegano i consiglieri di minoranza – Solo l’anno scorso, la Regione ha approvato il progetto e individuato la ditta per eseguire i lavori. Nell’attesa dei lunghi tempi regionali, l’Amministrazione Vigorelli aveva finanziato alcuni lavori di somma urgenza per consentire un accesso sicuro all’area della cosiddetta Batteria”.

“Per consentire i lavori decisi dalla Regione, occorreva deliberare su un’area, con l’esumazione di 38 salme. Con ordinanza n. 22 del 18 giugno 2021, il sindaco – continua la nota dei consiglieri comunali – ha disposto l’esumazione delle salme e il loro traslocamento temporaneo nella Chiesa della Salvazione. Il 21 settembre 2021 il Comune ha individuato la ditta per l’esumazione e la traslazione, tramite la piattaforma MePa”.

Si tratta della S.F.O.A. di Calcatelli Oriano, una ditta con sede a Montelanico, in provincia di Roma.

“Coincidenza vuole, per chi non lo ricordasse – incalzano i consiglieri – che il Comune di Montelanico ha avuto come sindaco (e ora capo dell’opposizione) il segretario comunale di Ponza, Dott. Raffaele Allocca”.

La ditta si mette al lavoro e, in data 8 ottobre 2021, i quattro Consiglieri Comunali di opposizione scrivono al Prefetto di Latina esponendo rilievi e preoccupazioni. “Le operazioni vengono effettuate da una ditta esterna, a cimitero chiuso, e senza alcun familiare della salma, senza un messo, senza un vigile urbano o altro operatore che faccia una sorta di censimento delle salme. Proprio per questa ragione, la preoccupazione che si possa fare della confusione o degli sbagli è altissima”.

Ecco perché i consiglieri di opposizione chiedono al Sindaco Ferraiuolo “di intervenire perché ci sembra inverosimile che delle operazioni tanto delicate ed importanti si possano fare con questa scellerata modalità”.

Ma i lavori vanno avanti e il Dott. Allocca, in data 15 ottobre 2021, con determinazione n. 425, liquida in favore della ditta S.F.O.A. la cifra di 85.400 euro (Iva compresa). Soldi presi dal bilancio del Comune.

“Lavori eseguiti, cotti e mangiati – proseguono i consiglieri comunali – Il 16 ottobre 2021 il Comune annuncia che il Cimitero, che era stato chiuso per eseguire i lavori, è stato riaperto al pubblico. Il pubblico entra nel cimitero e vede quello che le foto documentano”. Da quanto si evince, infatti, vi sarebbero bare fuori posti, oggetti appartenuti ai defunti gettati fuori dal cimitero della collina della Madonna che, come si vede dalla immagini, si è trasformato in un deposito di immondizia.

Il 18 ottobre 2021 scattano gli esposti alla Guardia di Finanza, che sequestra una parte del cimitero.

“È chiaro – conclude la nota – che quest’orribile vicenda non si può fermare alla pura constatazione di quello che è avvenuto. Ci sono evidentemente responsabilità, molto gravi e pesanti. L’Amministrazione comunale ne deve rispondere, al tribunale penale e alla Corte dei Conti. E soprattutto ne deve rispondere di fronte ai Ponzesi. Date le dimissioni, prima che l’onda della vergogna vi sommerga”.

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