CIMITERO DI LATINA, PC: “IL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA? LA PIÙ GRANDE TRUFFA DELLA STORIA CITTADINA”

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cimitero di latina
Cimitero di Latina

Regolamento di polizia mortuaria a Latina, tutti i punti dolenti sollevati dal Partito Comunista: “Il Comune non vuole scontrarsi col gestore, sarà il cittadino a doversi rivalere per via giudiziaria. Il 20 ottobre il regolamento sarà discusso in commissione

LA NOTA – Il regolamento di polizia mortuaria che andrà in commissione il 20 ottobre sarà la più grossa truffa politica della storia cittadina. Eletti scrivendo sul programma elettorale stop al progetto di finanza e atti in procura, gli onesti di LBC, si sono prostrati alle richieste dell’Ipogeo.

Da una prima lettura del regolamento fatto pervenire ai consiglieri comunali sembra che l’amministrazione abbia più intenzione a non scontrarsi con il gestore piuttosto che difendere i diritti dei cittadini. Il colpo di genio di Coletta&C. sta tutto nell’ultima frase dell’articolo 112: “In ogni caso sono fatti salvi i diritti acquisiti da parte dell’utenza”. Tradotto “noi abbiamo fatto un regolamento, che in sostanza accontenta le richieste del gestore, ma chi ha dei diritti acquisiti poi potrà farli valere in sede giudiziaria chiamando in causa il gestore e  levando dagli impicci l’ente”.

Scopriamo che chi ha dei loculi per il quale il Comune non ha rilasciato contratto, antecedenti l’entrata in vigore del regolamento della “banda degli onesti”, per comprovarne la titolarità deve essere in possesso di domanda di assegnazione e/o delle ricevute di pagamento effettuate dagli aventi titolo E dalla iscrizione negli appositi registri in possesso del servizio Cimiteriale del Comune.

Va da sé che basterebbero le iscrizioni per dimostrare che qualcuno ha avuto una concessione, ma siccome sarebbe troppo facile per il cittadino dimostrare di essere in possesso di un titolo, l’ente chiede le ricevute di pagamento che per legge si devono conservare 10 anni (visto che la gestione privata inizia nel 2009 è probabile che nessuno l’abbia più) o una domanda di assegnazione, della quale il Comune di Latina non ha mai avuto i moduli almeno negli ultimi sessant’anni.

Le date poi, in questo regolamento, vanno e vengono così, come capita e allora scopriamo che le concessioni rilasciate dal ’39 al ’91 hanno durata di 30 anni (!?), secondo i nostri amministratori erano tutte temporanee?

E allora perché nel paragrafo precedente (art.112 comma 2) si parla di perpetue? Inoltre le “concessioni rilasciate dal 13/01/2009 (avvio della gestione cimiteriale di Ipogeo Latina s.r.l. ai sensi del C.S. n 114/2008) durano 30 anni….Ma Ipogeo inizia a gestire solo a maggio 2009, che ci sia dato sapere al 13/01/2009 la società ancora non era stata fondata. All’articolo 75 comma 2 si legge “I concessionari sono, inoltre, tenuti a concorrere alle spese di mantenimento e di manutenzione…relative alle aree comuni dell’intero complesso cimiteriale per ciascun posto salma…indipendentemente dalla data in cui abbiano ottenuto la concessione…a far data dal 28/12/2008″. A prescindere dalla data che, in un crescendo di numeri messi a caso, è arrivata al 2008, in questo articolo si vanno a ledere i diritti acquisiti di quanti avevano concessioni antecedenti all’entrata in gestione di Ipogeo, addirittura nel regolamento del ’93 si fa esplicito riferimento al fatto che all’atto del pagamento della concessione vengono pagate anche le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria: il comune smentisce se stesso.

Chiaramente lo scopo è far pagare tutti: chi spenderebbe migliaia di euro per una causa invece di pagare 15 euro più I.v.a. l’anno? E poi se inserisci un urna cineraria o fai una nuova tumulazione in una concessione perdi il diritto di perpetuità. Ma come è possibile se uno dei motivi che la legge prevede per la perdita della perpetuità è che siano “trascorsi più di 50 anni da tumulazione dell’ultima salma”? e loro te la tolgono se la tumuli!!! Con questo regolamento LBC scarica interamente le grane sui cittadini che dovranno tutelarsi da soli dalle richieste del gestore

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