Il procuratore aggiunto di Latina Carlo La Speranza, con la requisitoria, ha ripercorso i fatti dell’omicidio di Gloria Pompili, la giovane donna costretta a prostituirsi e morta a Prossedi nel 2017 a forza di botte, chiedendo condanne rilevanti per i presunti colpevoli: chiede condanne per 60 anni di carcere: 24 anni di carcere per la zia di Gloria, Loide Del Prete, altri 24 per il compagno, per l’egiziano Saad Mohamed Elesh Salem, 12 anni per suo fratello Hady Saad Mohamed, il marito di Gloria la cui imputazione prevede il reato di maltrattamenti in famiglia.
La storia di Gloria Pompili ha generato sin da subito sdegno e attenzione da parte dei media e dell’opinione pubblica. La giovane 23enne di Frosinone fu costretta a prostituirsi e morì, a seguito delle percosse ricevute, la sera del 23 agosto del 2017 sulla Strada Monti Lepini, nel territorio di Prossedi.
A violenze e brutalizzazioni, Gloria era stata ridotta alla prostituzione. Botte, bastonate, che coinvolgevano, quando gli aguzzini lo ritenevano necessario, pure i suoi figli, di 3 e 5 anni, con aggressioni fisiche e punizioni sadiche.