Certificato pazzo: la Corte d’Appello di Roma ribalta la decisione del Tribunale di Latina e assolve uno dei medici coinvolti
È stato assolto perché il fatto non sussiste il medico, originario di Nettuno, Antonio Di Fulvio. A stabilirlo la III sezione penale della Corte di Appello di Roma, III Sezione Penale.
Si tratta dell’inchiesta denominata “Certificato Pazzo” che, oltre a contestare il vincolo associativo e la corruzione, aveva fatto molto scalpore nel dicembre 2019 perché coinvolgeva un medico del Csm di Fondi, Antonio Quadrino, il collega Antonio Di Fulvio, avvocati e persino incalliti criminali che usufruirono dei certificati falsi buoni ad ottenere invalidità o la disposizione in strutture che non fossero il carcere.
Secondo la Procura di Latina, Di Fulvio avrebbe consentito ad alcuni propri pazienti di ottenere false certificazioni concorrendo nella corruzione del medico della ASL di Fondi che avrebbe dovuto emettere tali certificazioni dietro la corresponsione della somma di 100 euro.
A febbraio 2021, arrivarono, per decisione dell’allora giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, quattro condanne con il rito abbreviato e tre patteggiamenti. Al principale imputato, Antonio Quadrino, rispetto agli otto anni richiesti dal Pm Giuseppe Miliano, furono comminati sei anni di reclusione più l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Fu, invece, di due anni e dieci mesi la pena per il medico di Nettuno Antonio Di Fulvio, difeso in Appello dagli avvocati Franco Coppi e Giuseppe Sabato.
Ora, a distanza di 2 anni, è arrivata l’assoluzione per Di Fulvio.