Nuovo capitolo della battaglia a carte bollate tra l’ex Presidente del Centro Morbella, Salvatore Centola, e i consorziati
A luglio scorso, il giudice del Tribunale civile di Latina, Concetta Serino, ha rigettato la richiesta di sospensione della delibera che, lo scorso 29 febbraio, ha di fatto estromesso Salvatore Centola dalla carica di Presidente, nominando il nuovo consiglio di amministrazione dello storico centro commerciale di Latina “Morbella”.
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Per il Tribunale di Latina, l’aver sostituito la Presidenza Centola non costituisce, almeno fino all’udienza di merito che stabilirà chi ha ragione tra l’ex leader e i consorziati, un pericolo per il cento commerciale che rimane legittimamente amministrato.
Ora, un altro capitolo della vicenda giudiziaria tra Centola e i suoi ex consorziati del Centro Morbella che vede un ulteriore pronuncia di merito del Tribunale civile, non l’ultima peraltro dal momento che di cause ce ne sono diverse. Senza contare che a nei prossimi mesi si aprirà il processo penale per Centola con l’accusa di truffa ed estorsione per vicende che coinvolto sempre il Centro Morbella e i suoi consorziati.
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Stavolta, invece, a presentare il ricorso contro il Consorzio Operativo degli operatori commerciali del Centro Commerciale, difesi dagli avvocati Francesco e Simone Di Leginio, sono state le società riconducibili all’ex Presidente Centola e all’ex vice presidente Federica Natali, vale a dire la Seveenteen Real Estate e la Laccadive srl.
Al centro del ricorso delle due società la delibera consortile con cui il Com (vale a dire il Consorzio degli Operatori del Centro Commerciale Morbella) indiceva un’assemblea che aveva all’ordina del giorno la Relazione sulle prime attività di insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione e il Fabbisogno per le attività correnti strettamente necessarie alla continuità nel breve termine.
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Le due società lamentano di non aver potuto partecipare all’assemblea (la Laccadive non sarebbe stata avvertita), ma è chiaramente il deliberato di quell’incontro che viene messo in discussione da Seveenteen Real Estate e la Laccadive srl, assistite dall’avvocato Pasquale Romano: revoca del Presidente Centola e di tutti i mandati giudiziali e stragiudiziali conferiti agli avvocati Gottaldi e Cozzolino. Inoltre, in quel deliberato, impugnato dalle società di Centola e Natali, venivano contestate alla Ditta Federica Natali e all’ex direttore Pablo Vargas (condannato lo scorso anno per stalking e violenza ai danni di uno dei commercianti del medesimo centro: Marco Cassandra) le loro evidenti inadempienze in merito a diversi aspetti e mansioni dei rispettivi contratti in essere.
Secondo la nuova ordinanza del Tribunale di Latina, disposta ieri, 18 dicembre, dal giudice Giuseppina Vendemiale, l’istanza di sospensiva proposta dalle società di ex presidente e vice-presidente del Centro Morbella, non può trovare accoglimento considerata la mancanza del requisito del periculum in mora.
“Il tenore della delibera oggetto di causa – specifica il giudice – non sembra avere un contenuto tale da compromettere, in questa fase, la tutela dei diritti che le attrici (nda: le due società) intendono far valere nel presente giudizio, trattandosi di decisioni aventi ad oggetto la nomina e/o revoca di professionisti incaricati e/o la gestione di rapporti contrattuali con terzi, quali ad esempio la ditta di pulizie e che, invece, rinviano ad un’ulteriore assemblea le questioni patrimoniali relative al pagamento di somme da parte dei consorziati, nonché quelle attinenti all’eventuale modifica dello statuto ed azioni di responsabilità verso la precedente amministrazione”.
Ecco perché l’istanza cautelare viene rigettata e al momento la delibera del 23 aprile stabilita dal Consorzio, con cui Salvatore Centola è stato fatto fuori dalla carica di Presidente, rimane pienamente esecutiva.