Caso bagnini a Terracina, Uiltucs Latina: “Gli Enti accertatori stanno svolgendo un egregio lavoro, i bagnini di Terracina avranno le giuste risposte, il loro lavoro non può essere fonte di guadagno di imprenditori sconosciuti ed occulti. L’ Azienda Speciale deve rispondere con atti concreti, le dichiarazioni del Direttore Generale Carla Amici non risolvono, spostano e deviano il problema, i bagnini hanno lavorato sulle spiagge a loro affidate“
Lunedì 22 novembre, a partire dalle ore 11, la Uiltucs Latina assisterà i bagnini nuovamente convocati ufficialmente presso la sede INPS di Terracina.
La vicenda che ha coinvolto i lavoratori del comparto turistico ricettivo e degli Stabilimenti/Balneari a Terracina è partita con la denuncia di categoria veicolata dal sindacato, a luglio scorso.
“Siamo pronti – dichiara il Segretario Uiltucs Latina Gianfranco Cartisano – insieme ai lavoratori che rappresentiamo a confermare i fatti e le realtà già denunciate nei giorni scorsi nonché nel mese di luglio, periodo in cui sono iniziate le denunce con conseguenti ispezioni. La categoria sindacale dei lavoratori che rappresenta i lavoratori “Assistenti Bagnanti” rimane ferma sugli obiettivi da raggiungere: riconoscimento immediato sull’aspetto economico e contributivo previdenziale a favore delle maestranze sfruttate; attivare un percorso affinché tutto ciò che è stato denunciato non avvenga più in quei tratti di spiaggia, oggi oggetto di accertamento e di cattiva immagine causata da qualche fantomatico imprenditore, in un territorio dove il turismo dovrebbe evidenziare e raccontare le nostre bellezze naturali, e soprattutto il buon lavoro e non lo sfruttamento“.
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“La Uiltucs Latina – prosegue la nota del sindacato – condanna fermamente le dichiarazioni del Direttore Generale Carla Amici pubblicate nei giorni scorsi sugli organi di stampa. La vicenda per la nostra categoria rimane in capo all’Azienda Speciale la quale è responsabile principale dei comportamenti in fase di accertamento e dei messaggi che evidenziano le azioni subite in quelle spiagge date in concessione. Come categoria pretendiamo di conoscere la documentazione sui “contratti d’appalto” poiché Il pagamento delle società appaltatrici è stato effettuato durante la gestione dell’Azienda Speciale. Gli assistenti bagnanti rimangono gli unici danneggiati avendo avuto il salario decurtato e vittime di ricatto, ma è l’Azienda Speciale di Terracina che organizzava il lavoro”.
La Direttrice Generale dell’Azienda Speciale di Terracina Carla Amici annunciava nei giorni scorsi il mancato pagamento della fattura da 24mila euro alla società terza affidataria della gestione degli arenili, alle cui dipendenze c’era gli Assistenti bagnanti sulla cui vicenda indaga la task force regionale. “Somme – dichiara la Uiltucs – che invece di essere trattenute dovrebbero essere erogate direttamente ai lavoratori. L’Azienda Speciale, al netto delle dichiarazioni spot, dovrebbe dimostrare la vicinanza ai lavoratori beffati. Ricordiamo alla Direttrice della Municipalizzata che esiste la procedura sulla “surroga di pagamento”.
“È importante come categoria sindacale evidenziare – aggiunge Cartisano – la totale assenza dell’Amministrazione Comunale di Terracina, dei consiglieri di maggioranza ed opposizione sulla vicenda. In altre circostanze, come la vertenza Park Hotel a Latina che investiva, in qualità di A.D. l’attuale Assessore alle Attività Produttive del Comune di Latina, Simona Lepori, i Consiglieri di quell’Assise, a tutela della trasparenza dei lavoratori coinvolti, nell’immediatezza chiesero il Consiglio Comunale Straordinario nel capoluogo. La vicinanza e solidarietà dichiarata dal Comune di Terracina non la notiamo nei fatti, ad oggi esistono solo denunce e nessun consigliere comunale a Terracina che rivendica trasparenza e chiarimenti sulla gestione delle spiagge. È sconcertante – conclude Cartisano – che ancora oggi nessun Consigliere di maggioranza ed opposizione che presiede l’assise comunale di Terracina, eletto anche dai lavoratori, non chieda spiegazioni o avanzi interrogazioni sulla gestione delle spiagge affidate all’Azienda Speciale. No e i lavoratori, ad ogni modo, continueremo a chiedere chiarezza e trasparenza”.