Casapound scompare dai social nel bel mezzo della fiducia al governo Conte bis. Da qualche ora, sono stati cancellati da Facebook e Instagram i profili ufficiali del partito, a cominciare da Casapound Italia, e quelli di numerosi responsabili nazionali, locali e provinciali, compresi quelli di Casapound Latina e del suo leader, nonché candidato sindaco alle amministrative 2016, Marco Savastano il quale, in questi minuti, ha appena creato un nuovo profilo a suo nome. Stesso destino per Forza Nuova.
Facebook ha spiegato all’Ansa: “Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram. Candidati e partiti politici, così come tutti gli individui e le organizzazioni presenti su Facebook e Instagram, devono rispettare queste regole, indipendentemente dalla loro ideologia. Gli account che abbiamo rimosso oggi violano questa policy e non potranno più essere presenti su Facebook o Instagram“.
“Si tratta di un attacco senza precedenti. Siamo schifati”, ha dichiarato Gianluca Iannone, il leader di Casapound. “Stanno chiudendo tutti i profili, provinciali, regionali, nazionali e quelli ufficiali, sia del movimento che del Blocco studentesco (ndr: la formazione giovanile facente capo al movimento dei fascisti del terzo millennio) – spiega Iannone -. Stanno arrivando le notifiche a tutti, anche ai responsabili del Primato Nazionale (il quotidiano del movimento, ndr). Una situazione che rispecchia la situazione attuale del governo della poltrona. Intenteremo una class action urgente contro un atto di una prevaricazione vergognosa“.
Come riporta La Repubblica, secondo Simone Di Stefano, segretario di Casapound, si tratta di “un abuso, commesso da una multinazionale privata in spregio alla legge italiana. Uno sputo in faccia alla democrazia. Un abuso commesso in un giorno simbolico. Un segnale chiaro di censura che per ora colpisce noi, ma indirizzato a tutta l’opposizione al governo PD/5Stelle. Questo è solo l’inizio, chissà di cosa saranno capaci“.
In mattina Casapound aveva partecipato alla manifestazione contro la nascita del nuovo governo: “Sono in piazza anche io. Non è il momento di dividere, ma di unire. E costruire con ogni mezzo una rivolta popolare, culturale e democratica a questo osceno governo di usurpatori”, – aveva scritto Simone Di Stefano – Dobbiamo portare i nostri temi e le nostre idee, perché questa opposizione ha bisogno di un’anima e di una visione chiara dello Stato e della Nazione che vogliamo. Non solo immigrazione e tasse, ma anche la casa, il lavoro, i figli, i salari, lo Stato Sociale devono essere al centro di questa visione“.
Tanti i commenti dal mondo politico, a cominciare dal sempre presente Vittorio Sgarbi: “Facebook purtroppo non è nuova a ingiustificate forme di censura. Spero solo che l’improvviso oscuramento dei profili di CasaPound sia dovuto a problemi tecnici e non alle sue idee politiche“.
“Casapound azzerata sui social. Bloccati i profili su #Facebook e #Instagram. Che succede? – si chiede l’esponente del PD Emanuele Fiano – È un fatto molto pesante, non può essere un caso, all’origine del quale devono esserci ragioni gravi. Vogliamo capire“.
Ora resta da comprendere per quale ragione Facebook abbia scelto proprio questo giorno – la fiducia a Conte e l’inizio del governo giallorosso – per censurare e mettere offline i profili di Casapound, Forza nuova e dei loro esponenti. Latina Tu ha provato a chiederlo a Marco Savastano ma il suo telefono risulta staccato. Certi che non sia stata una forma di censura anche da parte dei gestori telefonici, è comprensibile che il momento non sia dei migliori.