CASA CONFISCATA AI BARDELLINO NON ABITABILE, SCATTA IL SOPRALLUOGO E VIENE AVVERTITA PURE LA FAMIGLIA SANCIPRIANESE

Via Giorgio La Pira a Formia: qui è ubicata l'unità immobiliare appartenuto ai Bardellino
Via Giorgio La Pira a Formia: qui è ubicata l'unità immobiliare appartenuta ai Bardellino

Il caso a Formia, l’immobile confiscato ad Ernesto Bardellino avrebbe dovuto finire in dotazione alla Guardia di Finanza

È da anni che ci sta dietro, sia quando era sindaco di Formia, sia ora che è consigliera comunale d’opposizione. Paola Villa, esponente del movimento civico “Un’Altra Città”, ha sollevato di nuovo il caso del noto immobile confiscato a Ernesto Bardellino, fratello del fondatore del clan dei Casalesi, Antonio Bardellino.

Ernesto Bardellino, ex sindaco socialista di San Cipriano d’Aversa, quando il fratello era un mammasantissima della Nuova Famiglia della camorra campana, è di stanza a Formia da decenni, ossia da quando il suddetto fratello ha perso la guerra mafiosa con gli altri capi del clan dei Casalesi: Schiavone, Zagaria e Bidognetti.

All’ex primo cittadino sanciprianese, sono stati sequestrati, successivamente confiscati, diversi immobili, tra cui quelli in via Giorgio La Pira. L’intera proprietà immobiliare dei Bardellino fu oggetto di sequestro durante l’Operazione “Bonifica” eseguita dai Carabinieri nel gennaio 2005. Allora i ROS monitorarono il patrimonio attraverso una approfondita opera di ricostruzione dei beni in capo alla famiglia ormai formiana.

“In questi quattro appartamenti – dichiarava Villa nel dicembre 2015 – “la vita” dopo la confisca purtroppo non è stata possibile portarcela, un po’ perché completamente distrutti, un po’ perché troppo vicini, praticamente attigui all’appartamento rimasto non confiscato dove oggi vi risiede Bardellino con la moglie. Quindi attraverso un bando Regionale del 2019 si è riusciti ad ottenere, nel marzo 2020 di quest’anno, poco più di 62mila euro, contributi necessari e sufficienti per ristrutturare uno degli appartamenti”.

La ristrutturazione che inizierà nei prossimi giorni consentirà all’inizio del nuovo anno, l’utilizzo di questo immobile dove sarà possibile, come dice il bando, fare progetti interessanti volti ai diversamente abili oppure far trovare ubicazione a studi medico-sanitari sempre rivolti a persone con difficoltà psico-fisiche”.

Uno degli appartamenti, da protocollo sottoscritto tra enti, avrebbe dovuto essere dato in dotazione ai militari della Guardia di Finanza di Formia, solo che, in Commissione Beni Confiscati del Comune di Formia, viene fuori, a luglio scorso, che l’immobile non ha l’abitabilità. Al che l’ex sindaco di Formia ha chiesto che gli immobili in Via Giorgio La Pira siano oggetto di sopralluogo, in quanto – questo è il suo ragionamento – se non ha l’abitabilità un appartamento, non ce l’ha neanche quello dove abita attualmente Ernesto Bardellino con la moglie, essendo le case parte di uno stesso complesso. In sostanza, Villa chiede di procedere a una ispezione urbanistica in tutti gli appartamenti.

La risposta a Villa da parte del settore Urbanistica del Comune di Formia è abbastanza sorprendente, tanto per rimanere sul velluto. Infatti, con una comunicazione inviata anche a Bardellino, si annuncia il sopralluogo edilizio del bene confiscato. In pratica, il Comune spiega anche ai Bardellino che si procederà a una ispezione urbanistica, in quanto l’immobile fa parte di uno stesso fabbricato, in cui è compresa la casa abitata da Ernesto e sua moglie.

Il sopralluogo, che sarà compiuto per rilevare se ci siano criticità nell’abitabilità, secondo il dirigente urbanistico del Comune, Pietro D’Angelo, dovrà essere svolto non solo dai tecnici comunali, ma anche dai Carabinieri e dalla Polizia Locale, chiamati a supporto e in considerazione della delicatezza di quanto denunciato dalla consigliera Villa.

Inoltre, il Comune specifica che la comunicazione è stata inoltrata a tutte le parti, compresi quindi i Bardellino, per dare loro modo di difendersi da un punto di vista tecnico e legale. Dunque, la famiglia, attenzionata da sempre dalle forze dell’ordine e ancor di più con l’indagine ancora in corso di ben Direzioni Distrettuali Antimafia (che portò alle perquisizioni del luglio 2023), potrà interessare un tecnico urbanistico e un avvocato per contro-dedurre agli eventuali rilievi edilizi.

In tutto questo, non manca l’esposizione della consigliera comunale Paola Villa. Nella comunicazione del Comune alle parti è esplicitamente citata come la mandante della denuncia per accertare se il bene di Ernesto Bardellino sia abitabile o meno come l’immobile ancora negato alla Guardia di Finanza.

E pensare che, per fare il sopralluogo, invece, il Comune chiama i Carabinieri. Non proprio la stessa accortezza nei confronti dell’esponente politica la quale, come se ce fosse bisogno, si trova di nuovo davanti, da sola, alla famiglia, come responsabile di un accertamento che, sicuramente, non farà proprio piacere.

Articolo precedente

ANNI 2000, CLAN ANTINOZZI: PENE DEFINITIVE CON LO SCONTO PER DE MARTINO E “TRIPPETTA”

Articolo successivo

RIEQULIBRIO DEL COMUNE DI SEZZE, IDENTITÀ SETINA: “BENE LA CORTE DEI CONTI, ORA UNA NUOVA FASE”

Ultime da Cronaca