CASA CANTONIERA, CONTINUANO LE PROTESTE DOPO LO SGOMBERO: “TRATTATI COME PERICOLOSI TERRORISTI”

Casa Cantoniera
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Casa cantoniera sgomberata, ancora strascico di polemiche dopo la “cacciata” delle associazioni interessate dall’ordinanza del Comune

“Noi, pericolosi terroristi di primo livello”, inizia così il comunicato delle associazioni che, dopo aver perso il ricorso al Tar, hanno visto la casa cantoniera di Borgo Sabotino sigillata dalla Polizia Locale con l’ausilio della Digos”.

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“Effettivamente – si legge nella nota delle associazioni – alla “Storia Infinita” mancava un tassello, prontamente inserito ieri dal blitz delle forze dell’ordine operato dagli agenti della polizia municipale di Latina con il supporto degli agenti della Digos, che si occupa di perseguire ben determinati reati contro l’ordine costituito e fa da contrasto al terrorismo nazionale ed internazionale. I locali della ex casa cantoniera di borgo Sabotino sono stati infatti finalmente liberati dal gruppo di sovversivi che la occupava, essendo stata rigettata l’ultima sospensiva: la richiesta di un inventario si è rivelata infatti palesemente infondata, una scusa vera e propria, tanto che all’interno della struttura sono stati rinvenuti diversi oggetti ora all’esame degli inquirenti. Arnesi ben appuntiti che i facinorosi spacciavano per matite ed ordigni esplosivi di varia grandezza con forma circolare all’interno di un planetario. Finanche libri che inneggiavano alla rivoluzione come “L’obbedienza non è una virtù” e “Nessuno è tenuto ad adempiere ad una norma ingiusta” dei noti estremisti ricercati a livello internazionale Mazzolari e Gandhi.

L’attenzione degli inquirenti si è poi doverosamente soffermata su diverse copie della nostra Costituzione e più in particolare sul comma 4 art. 118 di dubbia interpretazione che adesso gli operatori stanno analizzando per decifrarne il contenuto certo criptato. Insomma, materiale di ogni genere che inchioda definitivamente i sovversivi alle loro responsabilità, scovato proprio grazie al tanto agognato blitz delle forze dell’ordine. La riprova che i facinorosi si apprestavano alla organizzazione di iniziative pericolose per l’ordine pubblico anche a livello internazionale è stata fornita poi dalla scoperta di un documento di gemellaggio con un gruppo terrorista spagnolo sul quale si indaga.

La popolazione è particolarmente soddisfatta del blitz e si apprende che in queste ore sono stati decretati tre giorni di festa nazionale, anche al parco definito pubblico sono stati posti i sigilli ed ora la speranza che la struttura ex pubblica possa diventare come quella che circonda il museo del “Procoio” abbandonata a sé stessa si rivela certezza. Ora che la struttura è stata finalmente liberata, potranno riprendere le libere iniziative a pagamento tanto attese con clienti di vario livello suddivisi in fasce che accederanno alla stessa previo appuntamento per fare regolarmente del sano “business” con carte Gold, Platinum, World ed Elite per servizi di esclusività e lusso, senza essere intralciati nel loro operare da famiglie in difficoltà, villici senza fissa dimora, braccianti e barboni”.

Non solo il sarcasmo delle associazioni, anche una lettera aperta dell’Associazione Borgo Sabotino 2.0. che implora la riapertura della struttura.

“Nulla c’entrano i ragazzi e le famiglie in questa brutta pagina di storia Latinense – scrive Il Presidente
Sinuè Basciu – eppure ne stanno pagando le conseguenze… decine e decine di famiglie non hanno un posto dove poter scambiare 2 parole, dove poter far giocare i bimbi in un area recintata, sicura e sotto l’ occhio delle telecamere, dove si può consumare un panino con una coca cola per chi non si può permettere di andare ad acquistarlo al chiosco…. I ragazzi dai 10 ai 18 anni che puntualmente il pomeriggio si davano appuntamento per giocare a calcetto ci chiedono il perché abbiano questi giorni trovato i cancelli dell’ area esterna sbarrati , ma noi pur essendo al corrente di tutto facciamo fatica a spiegare il perché! Quando spieghiamo loro rimangono basiti come a dire : si ma a noi che cavolo c’è ne frega di destra e sinistra? di Comitati o Associazioni? di Polizia o di ex Commissari? Noi vogliamo solo un posto in cui giocare e passare qualche ora tra amici…. perché dobbiamo pagare noi le stupidate degli adulti?

Questi ragazzi hanno tutte le ragioni di questi mondo e bisogna ascoltarli, sono figli, sono i nostri figli, sono i figli di tutti noi e non si può non prendere in considerazione le loro lamentele, le loro “incazzature”. Siamo al corrente che il vice sindaco Massimo Carnevale abbia preso a cuore questa situazione , noi che con la nostra Associazione socio culturale e sempre attenti alle problematiche del Borgo chiediamo con il cuore in mano che almeno i cancelli esterni vengano riaperti in tempi brevi , così da permettere la fruizione….. per i bandi, le assegnazioni, i litigi e la burocrazia il tempo sarà galantuomo, tenete chiusa la struttura interna sino a nuove disposizioni ma per favore non lasciate i ragazzi in mezzo alla strada visto che la struttura non presenta problemi di sicurezza e/o agibilità. Parliamo a nome di tutti i genitori e della comunità tutta. Chiediamo che qualche operatore del comune venga ad aprire e chiudere i cancelli e se nel caso non ci fosse la possibilità noi ci offriamo volontari per farlo a titolo gratuito”.

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