Cisterna, il Tar rimette in carreggiata Mauro Carturan: dopo la mozione di sfiducia i medico di Borgo Flora è di nuovo Sindaco
Il 30 gennaio scorso, la mozione di sfiducia votata dai consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia, Pd, Movimento 5 Stelle e della civica Innamorato sindaco e la conseguente delibera del Consiglio Comunale che formalizzava la suddetta mozione.
Il 2 febbraio, la nomina del Commissario prefettizio Enza Caporale accolta in Comune dall’ormai ex Sindaco Carturan.
Ieri, l’inversione a U dettata dal Tar di Latina che ha ritenuto valido il ricorso presentato da Carturan insieme ad assessori e consiglieri comunali: Renato Campoli, Marco Squicquaro, Simonetta Antenucci, Marco Mazzoli, Gildo Di Candilo e Alberto Ceri.
Il presidente del Tar di Latina, Antonio Vinciguerra, ha infatti accolto, con decreto, la richiesta di sospensione della delibera di consiglio comunale previo annullamento, disponendo per il 10 marzo la discussione collegiale in Aula a cui seguirà il merito del ricorso.
“Emergono ictu oculi – secondo il Tar – vizi di procedura, comunque da valutare e approfondire in sede collegiale, e ritenuto sussistere il pregiudizio grave e irreparabile“.
Il Tar, in sostanza, dovrà esaminare se la procedura seguita sia conforme alle norme, leggi e regolamenti, con particolare riguardo alle notifiche
delle convocazioni del Consiglio Comunale e probabilmente delle commissioni preparatorie al Consiglio medesimo. Inoltre, i giudici amministrativi dovranno valutare anche se la valutazione grave ed urgente con cui il Prefetto di Latina ha nominato il commissario Caporale sia stata sorretta da necessità.
Carturan, che si è esibito in un numero dagli altoparlanti che riecheggiavano in città nel bel mezzo del martedì grasso, ieri ha avuto anche uno scontro verbale con l’ex presidente del Consiglio Comunale Pierluigi Di Cori con cui c’è stato uno scambio non proprio ortodosso. “Devono smetterla – diceva in filodiffusione Carturan – di raccontare che la città non mi vuole. È vergognoso quello che stato fatto alla città, ed è indecoroso per gli elettori. Queste persone meritano di essere cacciate dalla città e non solo dal Consiglio comunale“.
