CAPORALATO E IMMIGRAZIONE NEL SUD PONTINO: CONDANNATI UNA DONNA E UN UOMO

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Immigrazione clandestina e caporalato: condannati entrambi l’uomo e la donna arrestati ad agosto scorso dalla Guardia di Finanza di Mondragone

Erano accusati di aver favorito con le loro azioni l’immigrazione clandestina di diversi extracomunitari di nazionalità moldava. Per tale ragione, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Pasquale D’Angelo ha condannato tutti e due, Daniela Buinciuc ed Andrei Ciorba, a tre anni e quattro mesi.

Entrambi di nazionalità moldava, secondo la Guardia di Finanza di Mondragone la 52enne e il 40enne hanno portato avanti per lungo tempo un’attività criminogena gestita tramite un collocamento illegale per persone della loro stessa nazionalità, favorendo la loro entrata nel mondo del lavoro e quindi attuando una sorta di caporalato.

Il sostituto procuratore di Cassino Mariangela Condello aveva chiesto per loro le condanne di quattro anni e otto mesi e cinque anni e quattro mesi. Giudicati con il rito abbreviato, la pena comminata loro è stata minore.

Ciorba, in particolare, da tempo domiciliato a Gaeta, era accusato di essere stato il conducente del furgone con cui portava i clandestini a lavorare presso attività terze del sud pontino e del casertano. L’uomo, peraltro, ha negato gli addebiti di aver fatto pervenire ai connazionali permessi di soggiorno.

La donna, invece, era accusata di essere stata il gestore di fatto del succitato collocamento. Una versione sempre respinta da Buinciuc: seconda la sua tesi, quello era un modo per assistere, e neanche troppo spesso, i connazionali all’arrivo in un paese straniero.

Il Tribunale di Cassino, ad ogni modo, non è stato persuaso e ha condannato i due moldavi.

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