CANNA FUMARIA INQUINANTE, COMUNE VIETA ATTIVITÀ PER IL POLLO ALLA BRACE A LATINA

Il Comune di Latina vieta alla rosticceria di proseguire con l’attività: decisivo l’esposto di alcuni condomini e una canna fumaria

Il Suap del Comune di Latina, tramite una apposita ordinanza del 14 febbraio, ha intimato alla titolare della società che gestisce il locale “Pollo alla Brace”, in via Padre Reginaldi, il divieto di prosecuzione dell’attività di “artigianato alimentare con vendita per asporto”. Il Suap ha dichiarato decaduta la Scia ottenuta dall’attività nel 2017 e nel 2020.

Alla base della decisione degli uffici comunali, c’è un esposto di alcuni condomini che hanno denunciato l’installazione di una canna fumaria sulla parete del fabbricato condominiale, “peraltro priva di autorizzazione condominiale e a confine con l’area del cortile del Museo “Duilio Cambellotti” di proprietà comunale”.

Secondo l’ordinanza del Suap, la canna fumaria si trova a circa tre metri di altezza dal suolo e a ridosso delle finestre degli appartamenti sovrastanti e “alla cui bocca di uscita è fissato un rudimentale comignolo in metallo e che, probabilmente a causa del calore in uscita dal comignolo, la calotta del lampione posto al margine del cortile comunale, si è completamente deformata”.

Una situazione acclarata anche da un sopralluogo della Polizia Locale. Il Comune ha quindi stabilito che la ditta £non opera in conformità con quanto previsto dalla legge in merito al posizionamento dei camini” e che “non risulta in possesso delle autorizzazioni necessarie per l’installazione della canna fumaria e che la situazione riscontrata comporta un reale pericolo per la salute, l’incolumità pubblica e l’inquinamento ambientale”.

Lo scorso 6 febbraio, la Polizia Locale ha effettuato un sopralluogo presso l’attività New 18 Street Srls (che gestisce il locale “Pollo alla Brace”), per verificare l’ottemperanza a quanto disposto con la diffida indirizzata al titolare. Gli agenti di Polizia municipale hanno redatto un verbale di constatazione dal quale si evince che “al momento dell’accertamento l’attività di vendita di alimenti era aperta al pubblico. Il forno era acceso con all’interno vari polli in cottura. Al momento non vi erano avventori”. Il titolare dell’attività ha dichiarato alla Polizia Locale: “Ci stiamo adeguando a fare i lavori prescritti”.

Purtroppo per la ditta di polli alla brace il tempo è scaduto e il Comune ha emesso l’ordinanza di divieto di attività.

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