CANALE CATERATTINO INSABBIATO: GERVASI ORDINA IL DRAGAGGIO, MA A NOVEMBRE LA QUESTIONE SEMBRAVA SUPERATA

Canale Caterattino 2017 (Foto: Ente Parco Circeo)
Canale Caterattino, anno 2017 (Foto: Ente Parco Circeo)

Il canale di Caterattino insabbiato a causa delle mareggiate di inizio mese: così il Sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi, dispone l’ordinanza per dragarlo interpellando tutti gli enti coinvolti dal Protocollo d’intesa del 2016

L’ordinanza è stata firmata ieri dal primo cittadino di Sabaudia: è urgente il dragaggio del canale Caterattino perché ad ora, come capitato spesso, è occluso dall’insabbiamento del letto e non è più collegato al mare. Un problema annoso e che presenta sempre i soliti rischi, come anche ricordato nell’atto del Sindaco: il grave pericolo per l’ambiente derivante dall’assenza di ossigenazione e ricircolo delle acque del Lago di Paola con conseguenze per la fauna ittica e le attività di itticoltura.

Ecco perché, a memento, nell’ordinanza si ricorda la stipula del Protocollo d’Intesa del 2016, destinato al “bene della collettività”, tra il Comune di Sabaudia, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, I’A.R.P.A. Lazio, la Comunione Eredi Scalfati, il Consorzio Mare pontino e l’Ente Parco Naturale del Circeo per la gestione e manutenzione del Canale Caterattino e del canale di collegamento con il Lago di Paola; ancorché il fatto che, dal punto di vista economico, il Comune è sì il responsabile del dissabbiamento del canale, ma con la partecipazione di Ente Parco Nazionale del Circeo, Comunione Eredi Scalfati e Consorzio Mare pontino. E senza contare che il Comune intende reimpiegare, come da istanza inoltrata a Regione Lazio, la sabbia ricavata dalle operazioni di dragaggio nel ripascimento morbido.

Non c’è margine di tempo, secondo l’ordinanza del Sindaco, che ordina a tutti gli enti coinvolti dal Protocollo, compreso il Comune della Città delle Dune, di attivare le procedure per iniziare, con estrema urgenza, entro tre giorni, il dragaggio del Canale Caterattino per scongiurare ogni tipo di danno sulla fauna ittica, l’ecosistema lacuale e le conseguenti ripercussioni sulle locali attività di itticoltura, avvalendosi del supporto del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino.

Un’ordinanza sacrosanta se non fosse che nel novembre scorso pareva che il problema cronico del dragaggio al Canale Caterattino sembrava potesse essere definitivamente risolto. Fu, infatti, durante un incontro a Borgo Grappa, per un’altra vicenda che si trascina da decadi, quella del Porto Canale di Rio Martino, alla presenza del Sindaco di Latina Damiano Coletta e del Presidente della Provincia Carlo Medici, che il Sindaco Gervasi propose di utilizzare per il dragaggio del succitato Porto Canale la draga che era in procinto di essere acquistata per il Canale Caterattino. Un acquisto che evidentemente è rimasto solo un auspicio.

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