Camping Sole Azzurro: la Corte d’Appello di Perugia sospende la confisca dell’area. Nuovo capitolo di una storia senza fine
Non vuole proprio vedere la conclusione la vicenda che vede contrapposti il Comune di Latina e la cooperativa che gestisce il Camping Sole Azzurro ubicato a Foce Verde, sul lungomare di Latina.
Dopo le carte bollate sul lato dei giudizi amministrativi che sembravano aver dato definitivamente ragione al Comune di Latina con l’ultima ordinanza del Consiglio di Stato del 26 marzo scorso, ora arriva una decisione choc da parte della Corte d’Appello di Perugia che, a distanza di sette anni, rimette in discussione la confisca dell’area.
Sul lato amministrativo, il Consiglio di Stato, di nuovo, aveva respinto l’istanza cautelare presentata presentato dal Camping Sole Azzurro. Lo sgombero dell’area a Foce Verde diventava di nuovo eseguibile da parte dell’ente di Piazza del Popolo, difeso dagli avvocati Anna Caterina Egeo e Alessandra Muccitelli. La coop appellante, assistita dall’avvocato Fabio Raponi, ha impugnato il provvedimento con cui il Comune, a seguito della sentenza della Corte d’appello di Roma che aveva disposto, nel 2017, la confisca dell’area che si era accertato essere stata abusivamente lottizzata, ordinando lo sgombero dei terreni e il pagamento di un’indennità risarcitoria per occupazione senza titolo.
Ma quella dell’ordinanza di fine marzo è solo l’ultimo capitolo di una vicenda che, dal punto di vista dei ricorsi, è intricatissima (leggi articolo a seguire nel link in evidenza).
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Solo che, ora, a ribaltare nuovamente la situazione, con un Comune di Latina che in effetti non ha più proceduto allo sgombero in attesa di nuove pronunce, è stata la Corte d’Appello di Perugia a cui i titolari della coop si sono rivolti, sempre tramite l’avvocato Raponi, per chiedere la revisione della confisca.
Le indagini della magistratura sul camping partirono addirittura nel 2007 e si concentrarono sulla lottizzazione abusiva contestata poi agli imputati.
La Corte di Appello di Roma, nel 2017, riformò la decisione con la quale, a novembre 2010, il Tribunale di Latina aveva assolto gli imputati Sandro Scifoni, Mario Proietto, Sergio Aisa, Pasqualina Cavese e Rita Pisciotta, all’epoca dei fatti componenti del consiglio di amministrazione della coop “Sole Azzurro” dal reato di lottizzazione abusiva e deturpamento di bellezze naturali, dichiarando l’estinzione della contravvenzione per morte del reo e nei confronti degli altri imputati per intervenuta prescrizione.
La Corte d’Appello accolse il ricorso della Procura di Latina e ordinò la medesima confisca dell’area ritenuta abusivamente lottizzata per circa 13.138 metri quadrati. L’area, lottizzata dalla coop Sole Azzurro, era soggetta anche a vincolo ambientale; al contrario furono realizzate, senza le necessarie autorizzazioni ed in violazione della normativa statale e regionale e degli strumenti urbanistici.
E adesso? La Corte d’Appello penale perugina, nella giornata di ieri, 5 aprile, ha ordinato la sospensione dell’esecuzione della confisca dell’area disposta dalla Corte d’Appello romana ben sette anni fa, fissando l’udienza di merito al prossimo 8 luglio. Secondo i giudici perugini l’istanza di revisione “appare ammissibile” e quindi va fissata l’udienza di discussione che vedrà battagliare gli imputati, tranne che Aisa il quale, nel frattempo, è deceduto.
La sospensione della confisca blocca anche l’eventuale sgombero dell’area da parte del Comune.