CAMION FORZA POSTO DI BLOCCO: FUGA DI UN CAMIONISTA. SPARATI COLPI D’ARMA DA FUOCO

carabinieri

Nottata movimentata nel sud pontino: un camionista ha forzato un posto di blocco per poi andare a schiantarsi inseguito dalle forze dell’ordine

Il camion, che trasportava lamine d’acciaio per Cisterna, ha eluso il posto di blocco delle forze dell’ordine nei pressi di Minturno dove era in atto un controllo specifico del territorio. Il conducente, non fermandosi all’alt ordinato dalle forze dell’ordine, si è dato a alla fuga alla guida del camion mentre sia agenti di polizia che militari dei Carabinieri lo inseguivano.

Durante l’inseguimento, per fermare la corsa dell’uomo, sono stati esplosi dalle forze dell’ordine alcuni colpi d’arma da fuoco in aria. Al che la corsa del camion si è conclusa a Sant’Anastasia, sul litorale di Fondi, dove l’uomo è andato a schiantarsi uscendo fuoristrada

Lo stesso è uscito dal mezzo pesante e ha continuato a piedi la sua fuga: finalmente, non con poco sforzo, è stato bloccato dalle forze dell’ordine e condotto nella caserma dei Carabinieri.

L’uomo risulta avere precedenti, ma non si conoscono i motivi della fuga che ha attraversatp praticamente quasi tutto il sud pontino: da Minturno fino a Fondi passando per Gaeta e Sperlonga.

Intervenuti anche i Vigili del Fuoco per sedare l’incendio provocato dal camion finito fuori dalla carreggiata.

Ad essere arrestato un autotrasportatore originario di Torre Annunziata nel napoletano, 36 anni, S.M. (le sue iniziali), gravato di alcuni precedenti. Per l’uomo l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale ma i Carabinieri della Compagnia di Formia, in coordinamento con la Procura di Latina, vogliono vederci chiaro e così proseguono gli approfondimenti.

Il camionista non ha saputo spiegare i motivi di quella che apparentemente appare una follia.

AGGIORNAMENTO – Il 36enne è stato processato per direttissima presso il Tribunale di Latina dinanzi al Giudice Laura Morselli. Il Pm Marco Giancristofaro ha pronunciata la richiesta di arresto in carcere per l’uomo che, alla fine, dopo la convalida, è stata accolta. La spiegazione dell’uomo è stata che ha forzato il posto di blocco per il timore di non arrivare in tempo per la consegna e perdere il lavoro.

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