CALABRETTO, ITRI. IL COMITATO: “LA DISCARICA ABUSIVA PERCOLERÀ SUGLI ALLEVAMENTI ITTICI”

discarica abusiva calabretto itri
La seconda discarica abusiva di Calabretto sequestrata ad agosto scorso. La prima fu sequestrata nel 2016

I residenti della zona Calabretto, ad Itri, continuano a mantenere alta la guardia sulla situazione emergenziale causata dalla discarica abusiva individuata nei pressi delle loro abitazioni. Emissioni odorigene, fumi e geyser tossici che si levano dal suolo sono i segnali inequivocabili che sotto quel terreno è stata occultata una grande quantità di rifiuti tossici tra i quali, sicuramente, c’è amianto smaltito illecitamente.
Una di quelle storie di cui tutti probabilmente “sanno”, ma che è difficile circoscrivere perché al momento della denuncia pubblica sono in pochi quelli che ci mettono la faccia.

Nota stampa del Comitato dei cittadini “Calabretto”:

Venerdì mattina personale medico della ASL di Latina ha effettuato un sopralluogo presso l’area in cui sono stati ritrovati rifiuti abbandonati e dove da diverse settimane fuoriescono miasmi maleodoranti e fumi tossici. Intanto i residenti si sono organizzati in un comitato e guidati da un team di avvocati sono agguerriti e disposti a tutto pur di difendere la loro salute. “La situazione è gravissima”, tuonano alcuni cittadini. Ad assisterli gli avvocati Angela De Rosa e Maria Letizia Colaguori. “Continuiamo a vivere nell’odore acre dei fumi tossici, siamo circondati da focolai perennemente accesi, amianto e rifiuti di ogni genere, siamo costretti a barricarci in casa per non restare intossicati dai terribili odori”, raccontano i residenti. Il comitato fa appello a tutti i cittadini di Itri e del Golfo: “Sia chiaro a tutti che questo problema non riguarda solo noi, ma l’intero paese. C’è un altro rischio da non sottovalutare: il “percolato” a breve, con le prime piogge giungerà, tramite il Pontone, in mare, direttamente di fronte alle gabbie di itticoltura e allevamento dei mitili e forse anche sulla pelle di qualche ignaro bagnante. Chiediamo a tutti di aderire al Comitato per sostenere una battaglia civica al fine di far sentire la propria voce a livello giuridico e rendere nota la situazione della discarica abusiva. Chi vuole aderire può recarsi al bar Giovenco portando con sé fotocopia fronte retro di documento di identità, tessera sanitaria e numero di telefono”. Contestualmente è stato istituito un gruppo Whatsapp per essere sempre aggiornati sull’evolversi della vicenda. Per iscriversi basta inviare un messaggio al numero 3286490907 specificando nome e cognome“.

Articolo precedente

NOTTE DI SAN LORENZO: DOVE E QUANDO OSSERVARLE IN PROVINCIA

Articolo successivo

LATINA SCALO E IL SUO COMITATO: STORIA DI LOTTA E PROPOSTE

Ultime da Cronaca