NOTTE DI SAN LORENZO: DOVE E QUANDO OSSERVARLE IN PROVINCIA

Stelle cadenti nella notte di San Lorenzo

La notte di San Lorenzo è la notte delle stelle cadenti per antonomasia. La tradizione ha fatto giungere al nostro presente questo appuntamento a cavallo tra l’astronomia e la speranza, una notte durante la quale si confidano i propri desideri dinnanzi ad un fenomeno fisico che, tuttavia, riporta indietro l’orologio della storia ad epoche ataviche.

Quando è il momento migliore per osservare le stelle cadenti

Le notti migliori sono il 12 e 13 agosto e non più quella tra il 9 e il 10 agosto. Questo slittamento dipende dalla circostanza che la Terra entra con qualche giorno di ritardo nel cuore della coda di polveri lasciate dalla cometa Swift-Tuttle, un corpo celeste che compie un’orbita attorno al Sole ogni 135 anni circa. Durante il suo peregrinare nello spazio la cometa si lascia alle spalle una scia di detriti che la Terra intercetta ogni anno nel mese di agosto, quando le orbite dei due corpi celesti si incrociano. Il picco massimo delle meteoroidi che si infrangono contro la nostra atmosfera – meteore più precisamente chiamate Perseidi – è quindi previsto con un paio di giorni di ritardo rispetto al giorno che la tradizione indica: per essere più precisi, causa imminente plenilunio del 15 agosto, il momento migliore sarà dopo le 3.30 del 13 agosto, quando la luna ormai tramontata lascerà prima dell’alba qualche ora di buio totale per osservare le lacrime di San Lorenzo in tutto il loro splendere, quando anche il radiante (cioè il punto da cui sembrano provenire le meteore) sarà più alto nel cielo.

Dove osservare nel cielo per vedere lo sciame delle Perseidi

Dove osservare le stelle in provincia di Latina

L’importante che la zona da cui si vuole osservare sia al di fuori della portata dell’inquinamento luminoso che comportano tutti i centri abitati con la mole di illuminazioni notturne.

Mare

Il tratto di costa tra Latina e Sabaudia ideale soprattutto per il buio assicurato in alcuni tratti del lungomare. Scendendo verso sud, anche la zona del faro di San Felice Circeo oppure la spiaggia dell’angolo a Sperlonga, in un posto isolato dalle luci artificiali. Sulle isole pontine, a Ponza presso la spiaggia del Frontone e nella piazzetta panoramica sopra la spiaggia di Chiaia di Luna; a Ventotene, nella zona del Museo della Migrazione o a Cala Nave.

Montagna

A Norma nella zona archeologica, distante dal centro storico, oppure sulla Semprevisa nell’area pic-nic di Pian della Faggeta. In alternativa, a Roccagorga sul percorso “Ulivo-Arco”che si snoda quasi esclusivamente all’interno di uliveti che circondano il centro abitato. Più a sud nella provincia, a Castelforte e sulle colline nelle vicinanze.

San Lorenzo: tradizione pagana e cristiana

Il 10 agosto del 258 d. C. Lorenzo, uno dei sette diaconi della Roma in cui viveva, venne arso vivo su una graticola per volontà dell’imperatore romano Valeriano e fu fatto martire dalla Chiesa. Secondo la leggenda, le “stelle che cadono” durante le notti del 10 agosto di ogni anno rappresenterebbero le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio. In realtà, una correlazione molto forte con il mito pagano esiste anche in questo caso. Il 10 agosto infatti era la festa di Priapo, la divinità romana della fertilità rappresentata con un enorme fallo e lo sciame di meteoriti rappresentava probabilmente una propizia pioggia di sperma del dio pagano che, con questo gesto, fecondava i campi. Il cristianesimo per assorbire questa festività nel proprio calendario religioso si è ispirato alla sua controparte femminile, ovvero Acca Larenzia, controparte femminile di Priapo, anch’essa festeggiata il 10 agosto.

La notte di San Lorenzo e la letteratura

Il 10 agosto 1867, quando il poeta Giovanni Pascoli aveva solo 11 anni, suo padre fu assassinato con un colpo di fucile mentre tornava a casa. Sulle circostanze del delitto non si fece mai chiarezza, nonostante tre processi e nonostante la famiglia nutrisse dei sospetti, come emerge da un’altra poesia pascoliana, “La cavalla storna”. Probabilmente il mandante del delitto fu un contrabbandiere che forse voleva prendere il posto di Ruggero Pascoli come amministratore di una tenuta della famiglia dei principi Torlonia. A questo tragico avvenimento, cui seguirono la morte della madre e quella di diversi fratelli e sorelle di Pascoli, fa riferimento la poesia X agosto.

X agosto – Giovanni Pascoli

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

Articolo precedente

GIANOLA, PRODOTTI ITTICI VENDUTI TRA I BAGNANTI: SEQUESTRATI

Articolo successivo

CALABRETTO, ITRI. IL COMITATO: “LA DISCARICA ABUSIVA PERCOLERÀ SUGLI ALLEVAMENTI ITTICI”

Ultime da Attualità