Commissione consiliare Beni confiscati alla criminalità organizzata: a un anno dall’istituzione nessuna convocazione
Era necessario istituire un anno fa a Formia la Commissione consiliare speciale “𝐁𝐞𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐬𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭á 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚“? A giudicare da quante volte è stata convocata, ovvero 𝐍𝐄𝐒𝐒𝐔𝐍𝐀, la risposta sembrerebbe ovvia: di questa Commissione, che, tra l’altro, non prevede per i Consiglieri partecipanti alcun gettone di presenza, quindi non costa niente alla collettività, non se ne avverte alcun bisogno. E d’altronde, era logico fosse cosi: a Formia ci si conosce tutti e tutti sanno di vivere in una città perbene, dove si definiscono “per bene” i nipoti di capiclan, dove l’omertà e l’ambiguità non sono di casa, lo spaccio è una piaga che non si conosce, é di altre realtà, le attività sono tutte sane, non ci sono negozi che aprono e chiudono nel giro di pochi mesi.
Una città solare, dove nessun amministratore comunale si sognerebbe mai di farsi un “selfie” con un riconosciuto criminale, una terra di mare dove la massima espressione del dialogo e dell’equilibrio politico, vale a dire il nostro Presidente del Consiglio comunale, lavora alacremente per far “trionfare” la giustizia, forse solo un po’ troppo autolodandosi, ma a questo “paladino” va concesso, ogni volta che riesce a liberare “ragazzi” innocenti, candidi commercianti, specchiati imprenditori vittime di indagini “vergognose” portate avanti da una magistratura colpevole di un “approccio smaccatamente ideologico” che altro non fa se non “infangare” il buon nome della città. A novembre 2021 quando la Commissione fu presentata e la presidenza affidata alla consigliera comunale Renata Ranucci, eletta in quota Fratelli d’Italia, ci eravamo seriamente preoccupati: che cosa sta succedendo a Formia ci eravamo chiesti. “Forse la mafia esiste ed è pure arrivata in città?
E addirittura questa maggioranza ne vuole parlare?” Ora che è passato un anno senza essere stata 𝗠𝗔𝗜 convocata, il tacito, placido silenzio del Presidente del Consiglio Comunale, Pasquale Cardillo Cupo, anche lui di Fratelli d’Italia, che per il suo ruolo ha tra le proprie prerogative proprio il controllo dei lavori delle commissioni e la loro regolarità di svolgimento, ci rassicura: a Formia va tutto bene!E di cosa c’era poi da parlare in città tanto da istituire questa Commissione? Dell’annessione al patrimonio comunale del bene confiscato denominato “Marina di Castellone”, ratificato a marzo 2022 all’unanimità dal Consiglio Comunale che prendeva atto del decreto prot.n. 10156 del 17/02/2022 di destinazione dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati? Del protocollo dell’ottobre 2021 con la Guardia di Finanza navale per un comodato d’uso gratuito di alcuni appartamenti confiscati alla famiglia Bardellino e attualmente nella disponibilità del Comune di Formia non si sa se occupati o vuoti? Uno di questi anche ristrutturato con fondi regionali ottenuti dalla precedente amministrazione. O, ancora, della sbarra ripristinata, abbassata e funzionante, in Via Giorgio La Pira, dove ci sono i beni confiscati ai Bardellino e non si sa se il Comune di Formia sia stato interpellato sul ripristino o se sia in possesso del telecomando per recarsi nelle sue case attigue alla proprietà della famiglia casalese? Una questione che dal 20 luglio 2022 ancora non è stata chiarita né dagli uffici comunali, né tantomeno dai rappresentanti politici di questa Amministrazione, appunto che non convocano neanche una commissione, nonostante siano inspiegabilmente arrivate ben tre lettere dagli uffici competenti, senza però dipanare e chiarire la questione.
Una storia che la stessa comandante dei vigili urbani di Formia, e non riusciamo proprio a capire perché, nella sua risposta alla nostra richiesta di chiarimenti definisce “𝗶𝗻𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝗼𝘀𝗮 𝘃𝗶𝗰𝗲𝗻𝗱𝗮“. Se non ci fosse stata questa risposta a turbarci il sonno, potremmo tranquillamente dire che in città va tutto bene: la pace regna incontrastata, le foglie cadono a ottobre, il sole sorge al mattino, c’è il traffico, il prezzo delle banane è in aumento, il Presidente del Consiglio Comunale fa liberare “dei ragazzi innocenti” e la Commissione consiliare speciale “Beni confiscati alla criminalità organizzata” non serve a niente e quindi non viene convocata neanche una volta in un intero anno di amministrazione. Averla pensata é stata solo una svista, 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗵𝗲𝗿𝘇𝗼, tutto é tranquillamente al suo posto, in quel 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 di cui il sud pontino ne é un fulgido esempio e non ci delude mai”.
Lo dichiara, in una nota, la consigliera comunale d’opposizione Paola Villa.