BASTA GIOCHETTI CON LE IPAB, REGIONE LAZIO LE TRASFORMA IN ASP

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da lospiffero.com
“Con 30 voti favorevoli e 8 astenuti – si legge in una nota della Regione Lazio – il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato oggi il testo unificato delle proposte di legge regionali n. 50 e 59, concernente ‘Riordino delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) e disciplina delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp)’”.
“Le Ipab – come riporta un passaggio della legge Crispi, che dopo oltre un secolo è stata fino a ieri la norma di riferimento – devono prestare assistenza ai poveri, tanto in stato di sanità quanto di malattia; procurarne l’educazione, l’istruzione, l’avviamento a qualche professione, arte o mestiere, od in qualsiasi altro modo il miglioramento morale ed economico”.

Le Ipab nascono dalla fusione di strutture assistenziali come ospizi e orfanotrofi con lo scopo di fornire servizi socio assistenziali a minori e anziani, dotate di un cospicuo patrimonio immobiliare derivante da scioglimento di altri istituti o da donazioni e lasciti di famiglie benestanti. Hanno dunque una finalità ben precisa che però negli anni è stata ripetutamente disattesa. “E’ dal 2001 – si legge in un post della prima firmataria della proposta di legge del MoVimento Cinque Stelle Valentina Corrado – che la legge impone la trasformazione in Aziende di servizi alla Persone e sono dunque 18 anni che il Lazio rimanda questo adeguamento anche a causa delle reiterate violazioni e talvolta veri e propri reati penali riconducibili ad una gestione incontrollata e discrezionale che hanno operato presidenti e commissari sul personale, sulla gestione fantasiosa del patrimonio immobiliare, spesso locato a prezzi fuori mercato, con canoni non proporzionali alle caratteristiche degli immobili – anche di pregio – e che le hanno rese famose come principali protagoniste dell’Affittopoli romana”.

La nuova legge introduce alcune novità sostanziali nella gestione e soprattutto nel controllo delle 55 Ipab regionali, eccone alcune:

– il Comune nel quale insiste ogni singola Ipab parteciperà al procedimento di formazione dei Cda, ma anche alla stesura e alla modifica del loro statuto
– sarà la competente direzione regionale a svolgere le funzioni di vigilanza
– i bilanci dovranno essere redatti secondo i principi contabili dell’armonizzazione che oggi si applicano a tutti gli enti pubblici
– il divieto di disporre del patrimonio in violazione delle previsioni delle tavole di fondazione e del testamento dei donatori
– obbligo di rilascio del parere da parte della direzione regionale di vigilanza sulla richiesta di valorizzazione alla quale deve essere allegata una perizia di stima giurata che attesti il valore dell’immobile nonché una relazione attestante il nocumento che deriverebbe all’immobile in caso di mancata valorizzazione
– la redazione di un modello di statuto che le future Asp potranno adottare
Ecco la lista completa di tutte le Ipab

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