BANCAROTTA MILIONARIA CON LA ETR: SUL BANCO DEGLI IMPUTATI IL NOTO IMPRENDITORE PERROZZI

Tribunale di Latina
Tribunale di Latina

Si è svolta un’udienza del processo che vede sul banco degli imputati Fabrizio Perrozzi e altre se persone per vari reati fiscali

Va avanti il processo per bancarotta fraudolenta e altri reati tributari contestati al noto imprenditore di Cisterna di Latina, Fabrizio Perrozzi, destinatario di una maxi confisca da 150 milioni di euro

Gli imputati del processo odierno, dinanzi al collegio presieduto dal giudice Francesca Coculo, sono accusati della bancarotta fraudolenta miliardaria della società Etr srl. Perrozzi, secondo l’accusa, è l’uomo perno di una truffa che avrebbe portato l’imprenditore ad accrescere in maniera esponenziale il suo patrimonio, come presidente del consiglio di amministrazione della società depredata di beni e capitali.

Dalla Etr srl in liquidazione e poi dichiarata fallita nel 2012 dal Tribunale di Latina, a vario titolo, gli imputati avrebbero sottratto e distrutto i libri e le altre scritture contabili, così da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari.

Perozzi – sotto accusa in un altro processo per un riciclaggio milionario tra Malta, Panama, la Svizzera e l’Italia, fatto emergere delle indagini della Guardia di Finanza che avevano messo ai raggi X le azioni ritenute illecite intorno alla società nautica Italcraft di Gaeta – affronta il processo per una bancarotta caratterizzata anche da fatture per operazioni inesistenti, una maxi evasione d’Iva e di Ires, prelevamenti milionari e pagamenti preferenziali, tra cui uno da un milione di euro a favore dello stesso imputato.

Imputati con l’imprenditore, il figlio David Perrozzi; Enrico Bollante, di Cisterna; Micaela Bergamin, di Campagnano di Roma; Arianna Benedetti, di Roma; Luigi Testa, di Latina; Pilade Boschi, di Nettuno. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Archidiacono, Squitieri, Pasquetti e La Salvia.

L’udienza odierna ha visto il breve contro-esame degli avvocati difensori verso il consulente della Procura di Latina, Lorenzo Palmerini, il quale ha spiegato che le scritture contabili della non furono consegnate tra il 2006 e il 2007, mentre tornarono ad essere presentate successivamente, con diversi deficit di chiarezza. Peraltro uno degli imputati, Pilade Boschi, raccontò che le scritture non consegnate nel 2007 furono oggetto di furto presso la sede delle Manifatture del Circeo a Cisterna, comprata all’asta dalla Etr di Perrozzi.

Ad ogni modo, secondo Palmerini, riportando i verbali del collegio sindacale della Ert nel 2011, quelle scritture contabili furono consegnate regolarmente.

Il processo è stato rinviato al prossimo 10 settembre quando verranno esaminati quattro testimoni della difesa.

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