BALLOTTAGGIO APRILIA, ACCORDO PRINCIPI-PORCELLI: “PUNTIAMO A PERIFERIE E AMBIENTE”

Lanfranco Principi Carmen Porcelli
Lanfranco Principi e Carmen Porcelli

Un’Altra Aprilia e CambiAprilia insieme per la città. Lanfranco Principi e Carmen Porcelli: “Periferie e ambiente: un accordo basato sul programma per uscire dal pantano della vecchia politica”

Un’alleanza basata su punti programmatici da realizzare attraverso la condivisione, la collaborazione e l’ascolto, ponendo l’accento su due temi in particolare: ambiente e periferie. Questa mattina in conferenza stampa, il candidato sindaco Lanfranco Principi e la candidata sindaca Carmen Porcelli hanno ufficializzato l’accordo politico stretto tra la coalizione Un’Altra Aprilia e la lista civica CambiAprilia. La lista CambiAprilia e Carmen Porcelli hanno raccolto l’invito all’ascolto di Lanfranco Principi. L’intesa è nata dal confronto sui contenuti del programma, nell’ottica di una collaborazione basata sulla trasparenza e la partecipazione, che non perda di vista il nodo focale: il bene della città. 

“Non ho mai fatto mistero di quanto abbia a cuore temi come il risanamento delle periferie e l’ambiente – ha dichiarato il candidato sindaco di Un’Altra Aprilia Lanfranco Principi – sebbene qualcuno all’inizio di questa campagna elettorale abbia tentato invano di veicolare un messaggio diverso. Questa alleanza è il frutto di una serie di incontri con Carmen e con i componenti della sua lista, all’esito dei quali abbiamo convenuto sulla volontà di collaborare per progettare  Un’Altra Aprilia, partendo da questi due temi per noi di fondamentale importanza. Nelle scorse ore il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha manifestato la volontà di essere presente con noi venerdì. Ho chiesto che venga con noi in periferia, a Fossignano, per parlare con le persone non di politica ma di temi importanti, quali trasporto urbano e il rifinanziamento della Legge 6. Il mio augurio è di poter costruire con Carmen un percorso che ci permetta di uscire da questo immobilismo, a dispetto di chi si è sentito piccato o infastidito da questa scelta. Costoro probabilmente non riescono a capire il significato di una alleanza non basata sulle poltrone, ma sul bene della città e sul modo per iniziare a metterlo in pratica. Non è un caso se in occasione dei nostri incontri non ho mai parlato di incarichi, né Carmen ha mai fatto riferimento a questo. Anche per questo motivo pur non sedendo all’interno del consiglio comunale, Cambiaprilia sarà parte integrante della nostra coalizione”. 

“Ci rendiamo conto – ha aggiunto Carmen Porcelli – che la nostra decisione possa apparire strana, ma in realtà non lo è. Ogni persona ha la sua storia, un retaggio culturale interiorizzato, ma per realizzare davvero il bene comune bisogna uscire dal proprio recinto. Abbiamo condotto una campagna elettorale elegante, senza mai rispondere alle provocazioni. Vedo invece famiglie intere impegnate ogni giorno a gettare fango e mi domando il motivo: in gioco c’è il destino di Aprilia o il loro destino personale? Dove è finita la sinistra? Dove è stata in questi anni mentre noi lottavamo, chiedendo il loro aiuto? Loro erano in fila ad accarezzare il potere, a chiedere di poterne fare parte anche rinunciando al proprio simbolo e alla propria storia, mentre io facevo opposizione. Non sono le poltrone che mi interessano. La nostra è stata una scelta audace, coraggiosa. Abbiamo avuto il coraggio di rompere gli schemi proprio perché abbiamo a cuore l’interesse della città e la salute dei cittadini. Abbiamo risposto a questa richiesta di ascolto perché il messaggio di Lanfranco Principi trasmetteva una credibilità che abbiamo ritrovato anche nel costruire un’alleanza sui contenuti, sul programma, ponendo al centro periferie e ambiente.  Le periferie racchiudono problemi ambientali legati al tema del risanamento igienico sanitario, ma anche alla presenza di impianti di trattamento dei rifiuti sorti in maniera disordinata. Vogliamo collaborare nel presente e per il futuro, partendo dalle periferie, senza perdere di vista il decoro urbano di questa città impoverita, svuotata, abbandonata a sé stessa.  Scegliendo di non votare, il 50% delle persone ha lanciato un segnale forte e chiaro, non si riconoscono più in questa città, che deve imparare a ragionare come comunità.  Le divisioni sono proprie di chi vuole mantenere lo status quo. Anche per questo condivido la scelta di chiudere la campagna elettorale a Fossignano, una zona ricca dal punto di vista naturalistico e archeologico, ma assediata da progetti per impianti che pregiudicherebbero la vita delle persone” . 

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