“BALILLA” LEGHISTI A LATINA, CIGIL ATTACCA LA LEGA E DURIGON

Il Ministro Valditara insieme alle giovani (di cui è stato oscurato il viso) nell'incontro che si è tenuto la scorsa settimana

Il sindacato sul sottosegretario Claudio Durigon e i giovani della Lega schierati per il Ministero Valditaria: “Scena grottesca”

Il 25 gennaio scorso, a Latina, durante un’iniziativa organizzata dalla Lega a cui hanno preso parte il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, la deputata Giovanna Miele, il ministro Giuseppe Valditara e alcuni candidati del partito alle prossime regionali, si è deciso di coinvolgere gli alunni di due istituti comprensivi che, in divisa, hanno cantato l’inno e accolto il ministro consegnando anche un omaggio floreale. Lo riferisce. in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio e la Cgil di Frosinone-Latina in riferimento a notizie sul tema riportate dai quotidiani nei giorni scorsi. “Una scena grottesca – commenta il sindacato – non solo per l’inopportunità e la gravità di coinvolgere le scolaresche in un’iniziativa di propaganda di un partito, ma anche per il ruolo che le studentesse e gli studenti hanno dovuto svolgere nel riadattamento leghista dei balilla del secolo scorso. Una fase storica del nostro Paese da cui, evidentemente, Durigon, massimo esponente della Lega in provincia di Latina, fatica a separarsi. Del resto non è neanche passato troppo tempo da quando, nel 2021 in un comizio pubblico, propose di re-intitolare ad Arnaldo Mussolini il parco comunale Falcone e Borsellino”.

“È bene che – prosegue la nota della Cgil -, come avvenuto in passato, Durigon faccia un passo indietro perché ci pare chiaro che la lezione del 2021 non sia stata recepita e che continui a dare prova di non essere degno di ricoprire incarichi istituzionali. Dal ministro Valditara, testimone e protagonista del convegno, piuttosto che proposte anacronistiche e pericolose sugli stipendi differenziati dei docenti, che non fanno altro che dividere e aumentare i contrasti in un settore già martoriato da scelte scellerate, ci aspettiamo invece un pronto chiarimento su questo disdicevole episodio, anche alla luce della richiesta di ascolto da parte della Rete degli studenti medi di Latina, disattesa dal ministro, in merito alla fatiscenza degli edifici scolastici e al problema della continuità didattica”.

Non si sono fatte attendere le repliche della Lega pontina. 

“L’incontro è stato centrato completamente ed esclusivamente sui temi della scuola e del futuro della didattica e nulla ha avuto a che fare con la campagna elettorale. Non possiamo tacere e non siamo disposti ad accettare ricostruzioni totalmente prive di ogni fondamento della sinistra e della Cgil che si presta alla politica per fare demagogia” – ha dichiarato Pina Cochi, coordinatore comunale della Lega Latina – Negli ultimi cinque anni i ministri dell’Istruzione, Marco Bussetti e Giuseppe Valditara, hanno dimostrato vicinanza a Latina e alla sua provincia anche attraverso la loro presenza. Finalmente l’istruzione è tornata centrale nell’agenda politica del Governo italiano. Lavoriamo insieme sul Pnrr, affrontiamo le nuove sfide e sosteniamo le nuove generazioni per accompagnarle verso la costruzione del loro futuro, non certo per educarle ai periodi bui della storia d’Italia. Solidarietà alle alunne, agli alunni, alle loro famiglie e al corpo docente che si vuole loro malgrado coinvolgere in una sterile polemica prodotta da chi purtroppo lavora ancora per alimentare le divisioni, affinché non cambi nulla anche nella scuola”. 

“Un’iniziativa – le fa eco la deputata latinense della Lega, Giovanna Miele – dove non c’è stato un appello al voto, dove non ha parlato alcun candidato, ma si sono messe in risalto le potenzialità e il lavoro svolto dagli istituti del capoluogo. Le scolaresche, impegnate nel coro di benvenuto riservato al Ministro dell’Istruzione e la cui “divisa” era una maglia con il nome della scuola, erano presenti in rappresentanza degli istituti che a Latina e provincia si sono resi protagoniste per le iniziative che hanno realizzato grazie all’impegno del loro gruppo docenti e dirigenti. Nel convegno – sottolinea Miele – nessun riferimento è stato fatto alla politica né tanto meno alle prossime consultazioni elettorali regionali né tantomeno alcun candidato ha preso parola o è intervenuto durante i lavori”. 

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