Fausto Castaldi, il 63enne custode del cimitero di Sezze in Via Bassiano, risulta indagato per induzione alla prostituzione minorile e favoreggiamento della prostituzione. Le perquisizioni di ieri, ad opera dei Carabinieri di Latina (a cui si è unita la Stazione di Sezze), sono state disposte dalla Procura della Repubblica di Roma. Sarebbero state indotte a prostituirsi ragazze di 16 anni e addirittura 13, una setina e l’altra di nazionalità rumena. Ce ne sarebbe anche una terza.
Fatti che si sarebbero ripetuti, almeno dalle contestazioni degli inquirenti, nel 2015 e, pochi mesi fa, nel febbraio 2019.
L’uomo avrebbe accompagnato a Roma le ragazze per farle prostituire, ma non solo. L’attività di meretricio si sarebbe svolta anche all’interno delle mura del cimitero, o comunque nella casa a lui assegnata come dipendente comunale e operaio custode del cimitero gestito dalla Spl Spa.
Da tempo, a Sezze, giravano voci su voci, come vi abbiamo raccontato ieri con la storia della piscina che generò parecchi malumori: Castaldi, da quello che riportano alcuni consiglieri comunali di Sezze, si sarebbe presentato anche in consiglio protestando per le lamentele intorno alla sua piscina che, ad ogni modo, fu rimossa non senza fatica in quanto il personaggio era considerato da molti di indole fumantina. Meglio lasciarlo in pace, era questo il ragionamento.
Niente in confronto a quello che, da ieri, viene contestato a Castaldi.
Una piccola storia ignobile, parrebbe. Proprio una di quelle storie di paese di cui si parla nei bar ma che rimane sepolta tra le dicerie. Da ieri, c’è qualcosa di più.
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