AZIENDA SPECIALE “TERRACINA” NEGA ATTI DI REVISORE E CDA, LA “CAPONNETTO” RICORRE AL DIFENSORE CIVICO

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Carla Amici, Direttore Generale Azienda Speciale di Terracina
Carla Amici, Direttore Generale Azienda Speciale di Terracina

Ricorso al difensore civico per mancato accesso agli atti dell’azienda speciale “Terracina”, l’associazione Caponetto continua a scavare

Dopo essersi visti negare dall’Azienda Speciale “Terracina”, l’ente strumentale del Comune, gli atti afferenti al revisore dei conti Luigi Maragoni a far data dallo scorso mese di luglio ad oggi e i verbali delle riunioni del consiglio d’amministrazione dal primo dicembre 2021 ad oggi, l’associazione antimafia “Antonino Caponnetto”, le cui denunce hanno portato a un procedimento contabile che coinvolge tra gli altri l’attuale Direttore della “municipalizzata” Carla Amici e il Sindaco Roberta Tintari, si è rivolta al Difensore Civico tramite una richiesta ufficiale firmata dal Segretario Simona Ricotti.

Lo scorso 12 maggio, infatti, il direttore dell’Azienda Speciale Carla Amici, anche Responsabile della Trasparenza, ha comunicato alla Caponnetto il diniego ad accedere agli atti richiesti (verbali del revisore dei conti e del consiglio di amministrazione) ritenendoli atti riservati

Tuttavia l’associazione spiega, nel ricorso al Difensore Civico, che “è di tutta evidenza che la condotta tenuta dall’ente strumentale è manifestamente illegittima e palesemente arbitraria, in aperto contrasto con le disposizioni portate dalla L. 241/1990 e dal D. Lgs. 33/2013. La nota prot. 2255 del 12 Maggio 2022 trasmessa dall’Azienda Speciale Terracina, non soddisfa le precipue richieste di ostensione degli atti e la medesima è volta altresì a fuorviare qualsiasi iniziativa in ordine al diritto alla trasparenza amministrativa, al solo scopo di non consentire l’ostensione degli atti e documenti, citando altresì una sentenza di merito assolutamente inconferente (sentenza Tar Lazio Roma del 19 Maggio 2011) con il dettato normativo odierno”.

Nel contempo, il 16 maggio, interpellata dalla stessa Caponnetto, anche l’Anac (autorità anti-corruzione) si è espressa sul diniego dell’azienda speciale scrivendo che “un’azienda speciale (ente strumentale di un ente locale) è ente pubblico tenuto al rispetto della normativa sulla trasparenza di cui al D. Lgs. 33/2013”, confermando la possibilità di esercitare il diritto di accesso civico generalizzato per gli atti non oggetto di pubblicazione obbligatoria come i verbali del revisore dei conti e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione.

Ecco perché, forte anche del parere dell’Anac, massima autorità per la trasparenza nella pubblica amministrazione, l’Associazione “Caponnetto” chiede al Difensore Civico di accertare e dichiarare l’illegittimità del diniego esplicito e contestualmente di intervenire presso l’Azienda Speciale Terracina affinché venga consentito l’accesso, l’estrazione ed il rilascio di copia di tutti gli atti, dati, notizie ed informazioni richiesti.

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