Azienda speciale “Terracina”, la Giunta del Sindaco Francesco Giannetti prova di nuovo a liberarsi della Direttrice generale Carla Amici, già condannata dalla Corte dei Conti per danno erariale nei confronti della stessa azienda.
Una delibera che vuole tagliare di netto i ponti col passato e soprattutto con l’era di Carla Amici. Non è la prima volta d’altra parte. Già nel 2024, la Giunta ha intimato al vecchio consiglio d’amministrazione, tramite una delibera, di revocare l’incarico al Direttore Generale dell’Azienda Speciale Carla Amici in ragione della condanna erariale passata in giudicato. Licenziamento della Amici che il sindaco Giannetti ha voluto ribadire anche con un decreto sindacale emesso a giugno 2024. Da allora, non è successo niente: cda inerte e Amici saldamente al suo posto.
Come noto, Amici, nella sua qualità di Direttore Generale dell’Azienda Speciale “Terracina”, ha subito la condanna in secondo grado per danno erariale, insieme ad altri amministratori tra cui l’ex sindaca Roberta Tintari, e dovrà restituire alla stessa azienda che gestisce dal 2010 la somma di 100mila euro. Nelle more di questo disastro contabile e amministrativo, il sindaco Giannetti e l’assessore ai Servizi Sociali Sara Norcia sono stati individuati dalla Procura Generale della Corte dei Conti come responsabili del pagamento di 32.000 euro da versare all’Azienda Speciale, somma non richiesta al Dg Carla Amici e andata in prescrizione in base alla sentenza della Corte dei Conti.
Il nuovo procedimento della Corte dei Conti nasce da un esposto del luglio 2024 che segnalava la reiterazione degli incarichi conferiti dall’Azienda Speciale al Direttore Generale Carla Amici, nonostante il danno erariale della manager, per inciso anche sindaco di Roccagorga, che la condanna a restituire allo stesso ente strumentale, che gestisce diversi servizi a Terracina, tra i quali asilo nido e trasporti per i disabili, per i compensi ricevuti tra il 2016 e il 2020 riferibili a consulenze e incarichi aggiuntivi.
Una decina di giorni fa, il sindaco Giannetti ha rinnovato il consiglio d’amministrazione dell’Azienda Speciale e ora, con una delibera di Giunta, datata 25 marzo, l’amministrazione a marca centrodestra riprova a liberarsi della tenace commercialista di Sezze.
L’atto di indirizzo chiede al nuovo cda diverse cose. Innanzitutto, procedere all’immediata stesura e pubblicazione di un bando di selezione finalizzato alla scelta del Direttore Generale dell’Azienda, in ragione della conclamata illegittimità della clausola del contratto individuale di lavoro a tempo determinato sottoscritto con l’attuale Direttore Generale a dicembre 2015 e della norma dello Statuto Aziendale che prevede non solo possibilità di rinnovo, ma anche il rinnovo tacito del contratto, per un ulteriore quinquennio, qualora sei mesi prima della scadenza dell’incarico il Consiglio di Amministrazione non abbia deliberato nei modi di legge circa la cessazione o la conferma in carica del Direttore.
La Giunta chiede al cda di approvare la deliberazione di mancata conferma del Direttore, ai sensi dello Statuto Aziendale, entro e non oltre il 5 Aprile 2025 da comunicarsi al Direttore Generale nelle forme previste dallo Statuto. Procedere, inoltre, senza indugio, all’immediato recupero delle somme, oggetto di indebita percezione, già quantificate e riferite alle annualità dal 2014 a tutt’oggi. Infatti, il 7 novembre 2024, a firma del Dirigente del Dipartimento V e dell’Assessore ai Servizi Sociali, è stata formalizzata intimazione di pagamento e messa in mora al Direttore Generale dell’Azienda Speciale per l’indebita percezione dell’importo complessivo di 326.179 euro, oltre interessi decorrenti dalla data dell’esborso, pari a quanto indebitamente versato dall’Azienda Speciale “Terracina” dall’annualità 2014 in relazione all’illegittimo incarico aggiuntivo assunto dal Direttore Carla Amici.
E ancora. La delibera chiede di reintegrare con immediatezza il patrimonio aziendale, escludendo la possibilità di un’eventuale ed ulteriore rateizzazione a favore del Direttore-debitore, essendo la stessa già stata accordata per le somme oggetto di accertamento giurisdizionale, attesa l’urgente necessità di destinare le stesse alla realizzazione di servizi e soddisfacimento di bisogni sociali a favore della collettività amministrata.
Procedere senza indugio alla predisposizioni dei documenti di bilancio ancora non predisposti e
trasmessi all’Ente controllante per l’approvazione; procedere senza indugio alle attività e alla predisposizione di tutti i documenti oggetto della relazione a firma dell’Organismo di Vigilanza.
Inoltre, c’è da verificare, con l’assistenza dell’Organismo di Vigilanza incaricato e nominato, il procedimento di valutazione operato per la corresponsione dell’indennità di risultato al predetto Direttore, oltre che le somme corrisposte dal 2014 ad oggi, valutando, altresì, alla luce del quadro ordinamentale vigente, la legittimità del procedimento seguito, al fine di un’eventuale doverosa ripetizione delle indennità di risultato corrisposte.