Aveva terrorizzato i residenti del quartiere Nicolosi a Pasqua quando si aggirava impugnando un’ascia, ora un nuovo arresto
La scorsa settimana una condanna con il rito direttissimo. Oggi, 29 aprile, una nuova direttissima per il trentenne di origine tunisina che, difeso dall’avvocato Ricci, è stato processato stamani in un Tribunale semi deserto. Il giudice monocratico, su richiesta del legale, ha rinviato l’udienza concedendo i termini a difesa e ordinando gli obblighi di firma a cui sarà sottoposto il giovane tunisino. Stavolta, il reato contestato è il furto di un’auto. Il tunisino è stato arrestato dalla Polizia di Stato lo scorso sabato, grazie al lavoro della Squadra Volante.
Lo scorso 22 aprile, invece, il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, aveva condannato, al termine della camera di consiglio, il trentenne a 1 anno e 6 mesi. Difeso dall’avvocato Cossa, il giudice La Rosa aveva però revocato la misura più afflittiva del carcere, disponendo gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.
Poco meno di un mese fa, a Pasqua, l’uomo, intorno all’ora di pranzo presso il quartiere Nicolosi, tra via Marchiafava e via Corridoni, era stato segnalato alle forze dell’ordine. Sul posto arrivarono la Squadra Volante della Polizia di Stato e i Carabinieri della Radiombobile.
Dapprincipio l’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce, poi, in serata, era stato rintracciato e arrestato. Le forze dell’ordine lo avevano sorpreso mentre danneggiava con un’ascia le auto in sosta in preda ad un raptus di follia. Vistosi scoperto, il 30enne aveva reagito e aggredito anche gli agenti che hanno proceduto a utilizzare il taser per fermarlo.
Arrestato in flagranza di reato, l’uomo era stato processato per direttissima anche il 22 aprile.