AUTORITÀ PORTUALE, IL CONSIGLIERE GAETA SCRIVE A SALVINI: “REVOCHI MUSOLINO”

Pino Musolino
Pino Musolino

L’autorità portuale e il Presidente Pino Musolino finiscono di nuovo sotto la lente dei politici, anche il consigliere comunale di Gaeta chiede la revoca del mandato.

A marzo 2023, a fare la richiesta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, fu il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Volpi, il quale presentò un’interrogazione a risposta scritta, enumerando le criticità della gestione dell’autorità che ha in capo anche il porto di Gaeta.

Nel mirino del deputato meloniano l’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia e soprattutto il suo Presidente Pino Musolino, di cui si chiedeva la cacciata. Nell’interrogazione veniva rilevata la situazione finanziaria di crisi dell’autorità, richiamando la relazione della magistratura contabile risalente al febbraio 2022.

Volpi chiedeva al ministro dei trasporti Matteo Salvini di sapere “quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di monitorare le vertenze in oggetto, con l’obiettivo di preservare i livelli occupazionali, nonché di assicurare la realizzazione delle opere previste nel Pnrr per il porto di Civitavecchia”. Lo stesso deputato suggeriva l’insediamento di “una commissione ispettiva” oppure, “viste le gravi irregolarità riscontrate dalla Corte dei conti e dal Consiglio di Stato, anche a carico dei vertici attuali”, la revoca del mandato di Musolino e lo scioglimento del Comitato di gestione.

Massimo Magliozzi
Massimo Magliozzi

Ora, dopo aver espresso più volte e in diverse circostanza, critiche nei confronti di Musolino, arriva la lettera ufficiale del consigliere comunale di maggioranza ed ex Sindaco di Gaeta, Massimo Magliozzi indirizzata al Ministro Matteo Salvini, per cui “facendo seguito all’intercorsa corrispondenza, alla quale mi richiamo per sintesi e non sottrarLe tempo prezioso, mi preme aggiornarLa che lo scorso 30 ottobre il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centro-settentrionale (ASP), non ha proceduto all’approvazione del bilancio di previsione 2025, entro il termine perentorio previsto dalla normativa vigente, in mancanza del parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti a causa di gravi omissioni e irregolarità nella predisposizione degli atti e nell’espletamento delle funzioni e delle competenze , così da compromettere il funzionamento dell’Autorità”.

“A causa delle omissioni, carenze documentali e gravi ritardi nella predisposizione della documentazione – continua Magliozzi – il Collegio dei Revisori dei Conti non è stato messo in condizione di svolgere le proprie funzioni ed esprimersi in merito al documento contabile nei termini e nelle modalità previste dalla normativa vigente che, come noto, attribuisce all’ On.le Signor Ministro la facoltà di revocare il mandato del Presidente e del Comitato di Gestione nel caso di mancata approvazione dei bilanci nel termine di legge e/o di gravi omissioni e irregolarità nell’espletamento delle funzioni del Presidente dell’Ente tali da compromettere definitivamente il funzionamento dell’Ente portuale”.

Massimo Magliozzi, peraltro, nella sua carriere politica è sempre stato attento agli interessi del porto di Gaeta. Sarà proprio lui coi suoi uffici di sindaco nel 2003 a permettere l’ingresso di Gaeta all’interno dell’autorità portuale, dove peraltro lo stesso Massimo sarà poi pure assunto finendo in una indagine della Ragioneria dello Stato sulle assunzioni e le consulenze illegittime, scandagliate dall’ispettore Jair Lorenco.

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