AUTO DI GROSSA CILINDRATA CLONATE E RINVENDUTE: IN MANETTE DUE SOGGETTI A PONTINIA E CISTERNA

Il dirigente del Commissariato di Polizia di Terracina, Marco De Bartolis

Terracina, clonano autovetture di grossa cilindrata: il Commissariato di Polizia procede all’arresto di due persone

Nelle prime ore della mattina di oggi, 22 marzo, personale del Commissariato di Polizia di Terracina ha tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, due soggetti: G.T., 40 anni, G.P, 63 anni, in quanto indagati per i reati di riciclaggio, ricettazione e, solo il 63enne, anche di falsità materiale.

Entrambi i soggetti destinatari delle misure cautelari, in oggetto generalizzati, sono rintracciati ed arrestati rispettivamente a Pontinia e Cisterna di Latina.

L’esecuzione è scaturita da una intensa attività investigativa che si è originata dall’arresto per evasione del 40enne, eseguito lo scorso 15 giugno 2022, sempre dal personale della Polizia di Stato di Terracina.

Nella circostanza, infatti, il 40enne è stato trovato in possesso di un’autovettura RANGE ROVER modello EVOQUE a San Felice Circeo all’atto del suo arresto, mentre un’altra autovettura di analogo modello è stata rinvenuta in un terreno limitrofo alla propria abitazione a Pontinia.

A seguito di mirati approfondimenti investigativi, coordinati dal Sostituto Procuratore di Latina, Valerio De Luca, si è appurato che entrambe le autovetture nella disponibilità dell’indagato sono risultate clonate in tutto e per tutto e perfettamente riproducenti altrettanti veicoli in circolazione e nella disponibilità dei rispettivi proprietari che si trovavano in Campania ed in Piemonte.

Analoga clonazione inoltre è risultata essere stata effettuata dagli indagati per una Jeep rubata in provincia di Napoli e poi venduta ad una società che è venuta a conoscenza della provenienza illecita dell’auto solo successivamente, all’atto del sequestro della stessa.

Gli accertamenti sui rispettivi documenti di circolazione hanno consentito di acclarare, inoltre, la falsificazione su moduli di carte di circolazione risultate rubate presso un ufficio motorizzazione siciliano.

Le risultanze emerse da questi accertamenti hanno messo in luce un collaudato modus operandi a mezzo del quale costosi veicoli rubati sono rimessi sul mercato con documenti e targhe perfettamente corrispondenti ad analoghi veicoli circolanti.

Grazie alle investigazioni tecniche, su telefoni cellulari sequestrati, è emersa l’effettiva provenienza delittuosa delle medesime autovetture di lusso, accertandosi, altresì, l’avvenuta clonazione e vendita ad opera del 63enne che è risultato gestore di una concessionaria di automobili e che è stato aiutato dal 40enne ai fini della vendita delle automobili di provenienza illecita.

I gravi indizi di colpevolezza raccolti, attraverso le investigazioni e gli accertamenti tecnici, a carico degli indagati, hanno determinato il fatto che il G.I.P. del Tribunale di Latina accogliesse la richiesta di misura cautelare in carcere avanzata dal P.M. titolare dell’indagine e supportata dagli oggetti riscontri degli investigatori.

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