Carbonizzata un’auto dalle parti della zona cimitero di Latina: il mezzo in uso a un uomo con precedenti e finito nelle carte di una inchiesta
Era finito, seppur in una posizione marginale, nelle carte dell’inchiesta denominata “Scarface”, l’indagine di Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e Squadra Mobile di Latina che ha inferto un duro colpo al clan Di Silvio capeggiato da Giuseppe Di Silvio detto “Romolo”.
Ora, ieri, martedì 15 agosto, la sua auto, in realtà intestata a una parente stretta, è stata ritrovata praticamente carbonizzata nei pressi di Viale Kennedy, dirimpetto alle case popolari.
Sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato. Da una prima ricostruzione, non pare sia stata trovata traccia di innesco o qualcosa che lasci pensare a un incendio provocato di proposito. Anche se le modalità di incendio e i tempi (la notte di Ferragosto), ma soprattutto il rimando all’uomo di 67 anni, coinvolto nell’operazione Scarface (una figura minore interessata a un episodio di spaccio con Antonio Di Silvio detto Patatino e Fabio Di Stefano, rispettivamente figlio di “Romolo” Di Silvio e genero di quest’ultimo), mette sull’attenti la Questura di Latina.
La circostanza rimane dubbia e sospetta, nonostante il clan di “Romolo” sia stato ridimensionato da arresti e processi e sia passato molto tempo da quando spadroneggiavano in quella zona di città.
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