Attentati alle auto del sindaco e del vicesindaco di Sermoneta: gli arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e non hanno risposto alle domande del giudice
Tutte in silenzio le quattro persone che sabato scorso sono stati arrestati dai Carabinieri di Aprilia e Sermoneta in ragione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Latina Giorgia Castriota.
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Accusati di danneggiamento (tre attentati incendiari alle auto del sindaco Giovannoli, del vicesindaco Marcelli e del figlio di quest’ultima) e violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti, i quattro arrestati (tre in carcere e una ai domiciliari) non hanno risposto in seno all’interrogatorio di garanzia.
Nessuno ha replicato alle domande del gip che ha firmato l’ordinanza, Giorgia Castriota, su richiesta del pm Martina Taglione: né Giuseppe Gentile, 56 anni, Presidente della Pro Loco di Sermoneta, considerato il mandante, né gli esecutori materiali degli incendi, Gianni Bernardi (contestato a lui il primo incendio del 7 gennaio ai danni dell’auto di Marcelli) e Emanuel Poli (protagonista, secondo gli investigatori, di tutti e tre gli attentati). In silenzio anche la compagna di quest’ultimo, Angela Toti, che si sarebbe recata ogni sera sul luogo degli attentati insieme al suo uomo.
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