Arpalo: l’udienza dedicata al processo per Maietta&Co non ha l’effetto di accelerare il dibattimento incagliato
Era stata fissata con l’inizio del nuovo anno un’udienza dedicata del processo derivante dall’operazione Arpalo, l’indagine di Procura, Squadra Mobile e Guardia di Finanza di Latina che aveva portato all’arresto, nella primavera del 2018, dell’ex deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta. Udienza dedicata che doveva significare una sterzata a uno dei processi più importanti che si celebrano presso il Tribunale di Latina, ma che da tempo arranca.
Purtroppo, uno dei testimoni non si è presentato e, alla fine, sono stati ascoltati solo due testimoni citati dal pubblico ministero Giuseppe Bontempo: un militare della Guardia di Finanza e un consulente della Procura.
Il secondo collegio composto dai giudici Nadile-Romano-Brenda ha preso atto sconsolatamente del fatto che un’udienza dedicata solo al processo Arpalo si è risolta in meno di due ore, mancando ancora diversi testimoni dell’accusa. Finora, ad essere ascoltati, sono stati poco più di una decina di testimoni, tra rinvii lunghi e altre incagli delle aule giudiziarie. Il processo è stato rinviato al prossimo 24 giugno: in quella data un’altra udienza dedicata, con la speranza che stavolta tutti i testimoni vengano ascoltati.
In particolare, oggi, 7 gennaio, sono stati ascoltati due testimoni, tra cui un consulente che ha relazionato sugli accertamenti effettuati sulla SA Edilizia Restauri, la ditta che, secondo gli inquirenti, ha svolto un’operazione inesistente riguardo ai lavori di ristrutturazione del campo di allenamento del Latina Calcio, quello della Fulgorcavi. Peraltro, il testimone ha parlato di un bonifico a favore di Maietta per una compravendita di un immobile, che non risulterebbe mai avvenuta.
Dopo la cancellazione per prescrizione di alcuni reati a carico di alcuni imputati, tra cui Maietta e Colletti, e il dissequestro di alcuni beni decretati dal collegio del Tribunale di Latina, il processo “Arpalo”, ad ogni modo, è stato rinviato di altri sei mesi.
Come noto, ad essere giudicati nel processo, oltreché all’ex deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta, la sua ex co-presidente del Latina Calcio all’epoca dei fatti, Paola Cavicchi, l’avvocato Fabrizio Colletti, l’imprenditore Fabio Allegretti, il commercialista Pietro Palombi e gli ex collaboratori dell’ex parlamentare, Giovanni Fanciulli, Paola Neroni e Roberto Noce. Il processo contesta agli imputati, a vario titolo, l’associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio aggravato dalla transnazionalità, il trasferimento fraudolento di valori, la bancarotta fraudolenta, e vari reati tributari e societari.
Tanto per avere una idea della complessità della vicenda, l’esecuzione di arresti e sequestri avvenne nell’aprile del 2018. Tra i fatti contestati diversi passaggi di soldi tra società, alcune delle quali fallite, il fu Latina Calcio dell’era Maiettopoli (quello in cui, a farla da padrone in curva, c’era il clan Travali) e alcune triangolazioni di denaro in Svizzera.
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