Sono anni che si occupano dell’Area del Molo di Terracina. I cittadini di “Terracina 5 Stelle” tornano alla carica nei confronti dell’amministrazione comunale domandandosi come mai, ora, l’Area del Molo, dopo i “bagordi” estivi, è stata recintata e posto un divieto all’ingresso.
“Cosa succede all’Area del Molo? – si domandando gli attivisti – Perché da diversi giorni sui cancelli di ingresso sono presenti dei cartelli che vietano l’accesso dopo che per tutta la stagione estiva è stato permesso di utilizzarla abusivamente come parcheggio? Con quale atto è stata presa questa iniziativa tenuto conto che dall’Albo Pretorio comunale non risulta alcun documento ufficiale? In accordo con la Regione Lazio che nel 2014 ha rinnovato la concessione (ndr: al Comune di Terracina) per sette anni al costo complessivo di 23242,17 euro?
Già nel 2014, Terracina5stelle rivolgeva all’amministrazione guidata dal neo-parlamentare europeo Nicola Procaccini – da qualche mese sostituito, per i suoi impegni a Bruxelles, dal vice sindaco Roberta Ludovica Tintari – alcune dettagliate richieste irrobustite da un esposto alla Procura della Repubblica di Latina. Gli attivisti elencavano i cahiers de doléances preoccupanti, a difesa di un luogo che definivano tristemente “sito di grande interesse pubblico, totalmente abbandonato a se stesso e divenuto luogo di degrado e distruzione“. Imputavano all’allora amministrazione di Procaccini il palco comunale divelto, ruberie, vandalismi, una discarica di rifiuti speciali, immondizia, quadri elettrici aperti, cura del verde insufficiente, richiamando alle loro responsabilità anche l’Ufficio Circondariale Marittimo e la Polizia Municipale. Senza contare i dubbi su un’assegnazione in concessione dell’area a un privato (da cui scaturì l’esposto in Procura) e la reprimenda rivolta a Procaccini riguardo all'”abbandono” del circolo velico “TERRACINA VELA CLUB”.
Oggi, gli attivisti che considerano l’Area del Molo “luogo simbolo della nostra città”, chiedono trasparenza sul divieto d’ingresso nell’area, senza espliciti atti amministrativi, e interpellano l’amministrazione comunale, in particolare l’Assessore con delega al Demanio Gianni Percoco e il dirigente del Dipartimento III Demanio Marittimo, Ing. Corrado Costantino.
“Come ormai noto, l’Area del Molo, 13.650,50 metri quadrati di demanio marittimo, è inserita in un sito di interesse archeologico, storico-monumentale, paesaggistico, e aggiungiamo, sottoposta a specifici standard urbanistici, con destinazione d’uso quello di “Area verde attrezzata” e “Centro per lo svolgimento di attività sportive, ricreative e culturali”. Eppure, in una città come la nostra a forte vocazione turistica, che ha bisogno di spazi per concerti, feste, convegni e attività all’aria aperta per adulti, ragazzi e bambini, l’intero sito risulta tuttora abbandonato a sé stesso.
Una situazione di degrado a cui l’amministrazione comunale, nonostante un parere poco incoraggiante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, qualche anno fa aveva provato a porre rimedio trasformandolo in un parcheggio per poi, sotto la pressione dei cittadini che avevano portato la questione sui tavoli degli enti regionali e statali, fare marcia indietro e indire, nel 2018, un avviso pubblico teso all’affidamento dell’area e al mantenimento di un centro per le attività sportive ricreative e culturali senza finalità di lucro. Un’iniziativa incoraggiante ma conclusasi con l’esclusione delle due società che avevano mostrato interesse e strascichi legali davanti al Tribunale Amministrativo Regionale. A vincere, ancora una volta, il degrado e l’occupazione abusiva.
A perdere, e non è una novità, tutti i cittadini e l’intera Amministrazione Comunale, incapace di garantire l’interesse alla diretta fruibilità dell’area, la sua tutela, la valorizzazione e fruizione del Patrimonio Culturale. Il tutto senza contare gli ulteriori danni provocati dagli squilibri negli standard urbanistici con troppe aree adibite a parcheggi e, al contempo, insufficienti aree a verde attrezzato e a servizi sportivi ricreativi destinati all’uso della cittadinanza. Se questa è un’amministrazione che vuole bene a Terracina…”