APRILIA, SCONTRO RIDA-COMUNE: POLITICI DAL PREFETTO PER LE CAUSE INTENTATE DALL’IMPRESA

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Prefettura di Latina

Citazioni in giudizio promosse dalla Rida, delegazione dell’Amministrazione comunale ricevuta dal Prefetto di Latina

Questa settimana, una delegazione dell’amministrazione comunale, rappresentativa anche delle forze di minoranza e composta dal Sindaco Antonio Terra, dall’assessora Monica Laurenzi, dai capigruppo Roberto Boi, Giorgio Giusfredi e Giuseppe Petito ha chiesto udienza ed è stata ricevuta dal Prefetto di Latina Maurizio Falco.

L’incontro ha avuto l’obiettivo di informare il prefetto sulle citazioni in giudizio, con richiesta di ingente risarcimento danni, promosse dall’Amministratore unico della Società RIDA Ambiente, nei confronti dell’Assessore Laurenzi e del Dirigente Arch. Marco Paccosi nell’esercizio del proprio operato derivante dai rispettivi incarichi, nonché dell’utilizzo dei social quale strumento preminente di censura dell’azione dell’amministrazione.

Questa modalità, lungi dall’essere una libera manifestazione della libertà di espressione, tende ad annichilire la libera autodeterminazione delle persone chiamate ad un ruolo pubblico col risultato di insinuare nella comunità il tarlo della rassegnazione, della sfiducia e dell’impotenza.

Il prefetto ha preso atto che quanto presentato dalla delegazione riveste una notevole rilevanza, soprattutto perché espressione unanime dei rappresentanti della Città di Aprilia e che, nel rispetto dei legittimi interessi tra le parti, questa reiterata condizione di scontro ha determinato un clima di scarsa serenità in particolare per quanti a vario titolo sono impegnati nella Pubblica Amministrazione.

Il prefetto, quindi, ha raccolto tali preoccupazioni e si è impegnato, nell’esercizio delle specifiche competenze dell’Ufficio Territoriale di Governo, a garantire che ciascuno possa svolgere il proprio ruolo in serenità.

Il difficile equilibrio tra i legittimi interessi privati e l’esercizio dell’interesse pubblico affidato all’Azione amministrativa pro-tempore richiede necessariamente il reciproco riconoscimento delle parti, la condivisione delle regole e un franco confronto.

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