Estensione validità dell’autorizzazione integrata ambientale: la Regione Lazio dà il via libera all’impianto di trattamento meccanico biologico di Rida Ambiente Srl in Via Valcamonica per altri 5 anni
A firmare la determinazione è il direttore dell’Area Tecnica Politiche ambientali e Ciclo dei Rifiuti Flaminia Tosini.
In ragione dell’aggiornamento della durata della polizza Atradius presentata da Rida Ambiente srl lo scorso settembre e dell’iscrizione da parte della DNV-GL (ndr: una certificazione valida per lo stoccaggio, trattamento e recupero rifiuti speciali non pericolosi con produzione di CDR/CSS) emessa il 9 luglio scorso con validità sino all’8 luglio 2023, la Direzione regionale, dopo che nell’agosto 2018 sono state emanate le nuove BAT (migliori tecniche disponibili), ha dato l’ok al prolungamento dell’autorizzazione sino all’8 febbraio 2025.
Una decisione che farà discutere e che rimanda all’evidenza certa di come gli impianti sul territorio pontino vanno avanti anche senza le cervellotiche riunioni in Provincia di Latina tra sindaci: mentre i primi cittadini si cimentano nell’estenuante discussione su dove piazzare la nuova discarica del futuro Ato o i cosiddetti nuovi impianti di lavorazione dei rifiuti a controllo pubblico, i privati perseguono i loro interessi. Viaggiano su un altro binario e la politica, al netto di proclami, commissioni e intenzioni a mezzo stampa, appare sempre più debole e incapace di dare una linea efficace. Vale per Aprilia così come per altre città, in primis il capoluogo di provincia dove, nella discarica di Borgo Montello, pendono le richieste, da parte dei due privati che gestiscono ancora gli invasi, per poter lavorare altre volumetrie di rifiuti. Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur che, parafrasato, diventa: mentre a Via Costa si discute di impianti pubblici, quelli privati non smettono di lavorare con il rischio di trovarci, tra qualche anno, con tante strutture tali da poter lavorare i rifiuti di un Paese. Altro che sovra-capacità, siamo oltre!
E sarebbe bollato anche come demagogico ricordare come pochi mesi fa i rappresentanti legali di Rida Ambiente, Fabio Altissimi e Cristina Meloni, hanno ricevuto un avviso di conclusione indagine per traffico illecito di rifiuti in concorso da parte della Procura della Direzione distrettuale antimafia di Roma.
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