Capannina-oleodotto Eni “Gaeta-Pomezia” ad Aprilia: conclusa la conferenza dei servizi, approvato il progetto di bonifica
A settembre 2018, un terreno incolto rischiò di andare in fiamme a causa dell’oleodotto Eni “Gaeta-Pomezia” che attraversa Aprilia trasportando prodotti petroliferi. Un tubo della condotta si ruppe, riversando sul fondo agricolo un’ingente quantità di carburante ad alta infiammabilità. A essere interessata, fu un’area di circa 50 metri quadrati.
Nel corso degli anni, l’oloedotto che passa a Campoverde fu persino preda di malviventi che ne rubavano il carburante. Ad agosto 2017, i ladri eseguirono un foro lungo la conduttura; solo qualche settimana dopo i carabinieri della Stazione di Campoverde di Aprilia individuarono un tubo ad alta pressione che, collegato alla linea dell’oleodotto “Gaeta-Pomezia”, si estendeva, interrato in un terreno agricolo, per circa 400 metri, giungendo ad un fabbricato abbandonato. Fabbricato dove furono trovati materassi gonfiabili contenenti 50mila litri di carburante rubato.
Oggi, 23 ottobre, il dirigente Marco Paccosi del Settore Ambiente ed Ecologia del Comune di Aprilia ha firmato la determina che dà il via libera al progetto di bonifica su uno dei siti più conosciuti del complicato territorio apriliano, nell’ambito del proposito dell’amministrazione di aver dato vita, con una delibera votata a ottobre 2019, a una unità temporanea di progetto finalizzata, tra le altre cose, ai procedimenti di bonifica ambientale.
Alla Conferenza dei Servizi, che si è svolta in modalità asincrona, erano invitati Regione Lazio, ARPA Lazio, ASL Latina e Provincia di Latina.
In particolare, l’Arpa si è raccomandata, con una nota, di porre particolare attenzione alla verifica nel tempo della compatibilità ambientale di tali interventi di bonifica con l’attività agricola condotta abitualmente nel luogo, vale a dire la coltivazione di un vigneto per cui è prevista la rimozione del terreno contaminato e successivo ripristino.
La data di inizio delle attività dovrà essere comunicata da Eni agli Enti competenti nonché alla proprietà dell’area di intervento con un preavviso di almeno 15 giorni, con allegato il cronoprogramma temporale. L’area sarà oggetto di interventi di bonifica per la durata di 2 anni: bonifica suolo superficiale: prevista rimozione terreno; bonifica suolo profondo e acque sotterranee.
Il costo stimato dell’intervento approvato ammonta a quasi mezzo milione di euro, 496.296 per l’esattezza: suddivisi in 156mila euro per il suolo superficiale, 104mila euro per il suolo profondo e 235mila euro per le acque sotterranee.
L’Eni, prima dell’inizio dei lavori di bonifica che prevedono emissioni in atmosfera, dovrà adempiere a quanto prescritto dalla Provincia di Latina, tanto più che, nelle varie fasi dell’intervento, dovranno essere posti in essere i dovuti accorgimenti tecnico-operativi per garantire il contenimento delle polveri e delle emissioni acustiche.
Inoltre, l’ENI S.p.A., prima dell’avvio degli interventi di bonifica, dovrà prestare la garanzia finanziaria per la corretta esecuzione e il completamento degli interventi di bonifica del sito.