Incendio Loas: il Sindaco di Aprilia, dopo il via libera dell’Asl, emette l’ordinanza che fa decadere il divieto della raccolta di frutta e verdura nei pressi degli opifici andati a fuoco il 9 agosto
È il Dipartimento di Prevenzione, UOC Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Asl di Latina, insieme all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, che ha dato l’ok al Sindaco di Aprilia per revocare l’ordinanza del 31 agosto, più quella del 10 dello stesso mese, con cui il primo cittadino vietava la raccolta, la vendita e il consumo di frutta e verdura in un raggio compreso tra 1 e 5 km dall’area del disastro.
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La ASL di Latina, infatti, ha rappresentato che “la presenza dei contaminanti nei vegetali nell’area con raggio di 1 km, monitorati sia nel mese di agosto che nel mese di settembre dopo le prime piogge, ha subito una graduale riduzione a distanza di tempo ed a seguito dell’azione dilavante delle piogge stesse“. Inoltre, “nell’area compresa nel raggio di 2 km e 5 km la presenza di tali contaminanti nei vegetali ha dato valori inferiori ai limiti fissati dal Reg. (UE) n°277/2012“.
In ragione delle valutazione dell’Asl, il Sindaco ha potuto revocare l’Ordinanza n.198 del 10 agosto e modificare l’Ordinanza n. 208 del 31 agosto 2020 relativamente al “divieto di raccolta, vendita e consumo di prodotti vegetali quali frutta e verdura“.
Il divieto, però, rimane immutato per l’effettuazione di “pascolo vagante” e l’obbligo di mantenere animali da cortile in “stabulazione chiusa”. Anche gli operatori del settore alimentare presenti nel raggio dei 5 km che producono olio dovranno valutare, prima di immettere il loro prodotto nel circuito alimentare, il tenore di diossine, PCB ed IPA in base al regolamento CE trasmettendo i risultati alla Asl di Latina
