APRILIA. L’INCUBO DELLE DISCARICHE ALL’ORIZZONTE DELLO SCONTRO TRA GRILLINI E TERRA

Fonte No Deposito Rifiuti Colle del Sole

I due meetup Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati hanno appena prodotto un comunicato stampa in aperta polemica nei confronti dell’amministrazione guidata da Antonio Terra e della maggioranza consiliare dal titolo “L’allergia della maggioranza alla trasparenza anche su questi temi è lampante” e dall’eloquente sottotitolo “Rifiuti, Terra si confronti con il Consiglio comunale”. Dal testo del documento si legge: “Il sindaco decide da solo in provincia, ma non bastano gli slogan per salvaguardare il territorio. Sono ancora di questi giorni le discussioni sul tema dei rifiuti, su cui è il caso di fare alcune riflessioni. Riteniamo, infatti, di non poterci accontentare di semplici manifestazioni di intenti sulla opposizione all’ampliamento, sia pur in emergenza, dell’area di stoccaggio di rifiuti della Rida, dopo che il Comune di Aprilia si è ricordato di indire una commissione, per valutare la scia pervenuta dal tecnico dell’Azienda, dopo ben tre settimane dalla data in cui essa è pervenuta agli uffici comunali.

Andrea Ragusa, attivista dei meetup a 5 Stelle apriliani

Riteniamo, d’altra parte, di non poterci ritenere affatto soddisfatti se l’eccesso di zelo degli uffici si concretizza nel ricevere conferme dalla Regione Lazio circa le presunte “violazioni” alle norme urbanistiche del privato, facendoci piuttosto sorgerci il dubbio che sulla materia edilizia, tema di stretta competenza del Comune, l’Ente abbia qualche incertezza. Bloccare i lavori, sequestrare un cantiere ed imporre il ripristino dei luoghi, sono solo alcuni degli oneri che la legge in questi casi prevede a carico del Comune e, mentre si indaga su vicende accessorie, come la famosa lettera di risposta della Regione in possesso del consigliere Moroni, si riaffaccia all’orizzonte l’incubo delle discariche.

Successivamente a questa serie di episodi, che hanno di nuovo gettato ombre sulla trasparenza dell’attuale Amministrazione apriliana per quanto riguarda l’ecologia, abbiamo appreso del disappunto del Consiglio comunale in merito all’opzione del sindaco di non condividere le future scelte sul tema dei rifiuti alla conferenza dei sindaci della Provincia di Latina. Dobbiamo dedurre che Terra, prontamente favorevole alla proposta del sindaco Coletta relativa alla costituzione di un comitato ristretto in seno alla conferenza, stia giocando una partita tutta personale? Se, come sostenuto da alcuni, la sua presenza in quel contesto, sia dovuta alla necessità di “trattare” la gestione futura del ciclo dei rifiuti: a nome di chi sarebbe condotta tale negoziazione? Il sindaco ha pensato di tranquillizzarci mettendo in rete gli slogan, pronunciati e ripresi poi sui social, della sua partecipazione in remoto alla Conferenza dei sindaci, ma senza spiegare e, in merito, tralasciando – al solito- l’interrogativo centrale: qual è la volontà di Aprilia?

Lo slogan “abbiamo già dato” vuol dire tutto e il suo contrario: se invece Terra intendesse pienamente rappresentare la volontà dei suoi cittadini, assumerebbe, dal Consiglio comunale, un mandato pieno e finalizzato, condividendo con tutte le forze politiche rappresentate le intenzioni messe in campo per il territorio. Se, oltre allo sdegno, qualche forza politica si fosse attivata per la convocazione di una riunione del Consiglio comunale ci sentiremmo più tranquilli. Possiamo affermare, senza alcuna polemica, che questa maggioranza, anche sul tema dei rifiuti, si dimostra allergica alla trasparenza? A dispetto degli slogan, le iniziative di comitati ed associazioni del territorio, che più volte hanno chiesto di istituire commissioni permanenti sull’ambiente per coinvolgere la cittadinanza e trovare una soluzione comune – sono sempre state accolte con enorme fastidio da parte di molti consiglieri: paura del confronto? Molti apriliani sono consapevoli dei rischi che il nostro territorio corre, perché vivono sulla propria pelle le conseguenze del degrado igienico sanitario della periferia, la non brillante gestione del territorio che, negli anni, ha favorito la distruzione di paesaggi suggestivi come quelli della campagna apriliana e che vive con preoccupazione la mancata adozione di un piano strategico complessivo, a protezione della salute dei suoi abitanti.

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