APRILIA, AUMENTO DELLA TARI IN VISTA. 5STELLE: “IL TRIBUTO POTEVA ESSERE RIDOTTO”

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Ed ecco che l’aumento della Tari è già in vista nel Comune di Aprilia, così in una nota gli attivisti dei Grillini Apriliani e dei Cittadini Pentastellati

LA NOTA – Lo stillicidio che avevamo preannunciato si avvererà anche quest’anno e ce ne renderemo conto solo quando verranno recapitate a casa le bollette con l’importo a saldo della tariffa.

Ci riferiamo al conguaglio di 145.000 euro richiesto dalla Progetto Ambiente e contabilizzato dal Comune con la determinazione numero 48 del 22 giugno 2020 a carico delle casse dell’Ente. La nostra preoccupazione principale è che a questo conguaglio, riferito all’anno 2019 e che avrà sicuramente una ricaduta negativa sui portafogli di contribuenti, ne possano seguire altri. Sempre in tema di tassa sui rifiuti, ci siamo chiesti perché, quando si tratta di ricevere, questa Amministrazione apre subito le mani, ma le nasconde altrettanto velocemente quando c’è da dare.

È vero che questo comune ha un forte debito (28 milioni di euro di disavanzo) come è vero che questi stessi amministratori ce li abbiamo da più di 10 anni e che sono stati prontissimi, malgrado il particolare periodo di profonda crisi di commercianti e famiglie, a chiedere di pagare il tributo Tari in unica soluzione, invece che a rate dilazionate come pure previsto; noi sinceramente ci saremmo aspettati una riduzione del tributo, in virtù del regolamento comunale, piuttosto che aumenti dello stesso e richiesta di saldo anticipato. Il regolamento di cui parliamo è quello della IUC (Imposta Unica Comunale) approvato con delibera di Consiglio Comunale numero 15 del 28 aprile 2016 che, all’articolo 49 comma 2, prevede la riduzione del tributo per inferiori livelli di prestazioni del servizio, e qual è stato il livello di prestazione inferiore del servizio? È stato quello dovuto alla chiusura dell’Ecocentro per due mesi (seguito da una riapertura ridotta) per “imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità Sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente” quale è stata l’emergenza Covid-19.

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In questo caso, il citato regolamento per l’applicazione della IUC prevede che il tributo sia dovuto nella misura massima del 20%. Ci saremmo aspettati l’applicazione di una parte di quella percentuale, in quanto la raccolta dei rifiuti è comunque andate avanti. Tale riduzione avrebbe sicuramente dimostrato, oltre all’attuazione del regolamento da parte dell’amministrazione, anche la vicinanza ai concittadini, molti dei quali in difficoltà, e ai negozianti, la maggior parte dei quali, costretti a tenere le serrande abbassate durante il lockdown, di rifiuti ne hanno prodotti ben pochi. Mani pronte a prendere, ma nascoste quando c’è da dare, questo è un dato di fatto!

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