Gli uomini della Guardia di Finanza di Formia, che stanno indagando da tempo sull’appalto dei rifiuti a Gaeta gestito dalla Ecocar, hanno passato l’intera giornata di ieri negli uffici del settore ambiente di piazza XIX maggio a visionare documenti dei quali hanno poi chiesto copia per un successivo ritiro. Trattasi evidentemente di ingenti incartamenti che andranno ad ingrossare il fascicolo già in mano alla Finanza.
Possibile che si stia chiudendo un cerchio, a questo punto, aperto già molto tempo fa. Anche perchè la Ecocar continua a essere in amministrazione controllata a conclusione di un discusso commissariamento giunto dopo l’ennesima interdittiva antimafia ed è inoltre oggetto di ben due indagini giudiziarie con accuse pesantissime per fatti di corruzione – coinvolto nell’associazione a delinquere a Gaeta proprio l’ex assessore all’ambiente che ha gestito l’appalto Ecocar Alessandro Vona – tra il Lazio appunto e anche la Sicilia, con un’altra inchiesta per corruzione – denominata Garbage Affair – nell’ambito della quale è finito in manette pure il patron Antonio Deodati.
La nuova visita delle Fiamme Gialle arriva proprio negli stessi minuti nei quali il consigliere comunale di opposizione Emiliano Scinicariello, pubblica dalla propria pagina Facebook, inquietanti immagini sulle condizioni disastrose delle spiagge che pure la ditta dovrebbe pulire, periodicamente, come da precise indicazioni del contratto di servizio, ma che evidentemente non pulisce (ieri lo hanno fatto le attività commerciali). La presenza di una carcassa di un cane in decomposizione ne è la testimonianza, se ancora c’è ne fosse bisogno. “La pulizia delle spiagge – precisa in un passaggio del suo post Scinicariello -, se non ricordo male (in realtà ricordo benissimo 😏) costa 230.000 euro l’anno, e la cadenza in periodi come questo dovrebbe essere tale, da non lasciare che un cane morto si decomponga (la prima foto è emblematica). Qui non è più neanche un problema politico-amministrativo, ma inizia a riguardare altri ambiti, altre istituzioni. Chi doveva sapere cosa accade a Gaeta per questo scellerato servizio, sa già di cosa si parla. E se vuole ha materiale per approfondire. Se vuole…”.
Un servizio quello della Ecocar che, nonostante un importo astronomico che si aggira sui 50 milioni di euro, ha sin dal primo giorno mostrato evidenti lacune e inadempienze, avverso le quali fu lo stesso sindaco Mitrano già nel 2015 a confermare di aver comminato sanzioni per circa 400mila euro in merito alle violazioni contrattuali che andavano dalla mancata pulizia delle spiagge, a quella dei cassonetti, dalla mancanza di mezzi nel parco aziendale alla gestione dell’isola ecologica a tutta una serie di dettagli come i cestini per la raccolta di deiezioni canine e molto altro. Inadempienze che corrispondono chiaramente a un risparmio per l’azienda. Eppure di quelle sanzioni non vi è traccia. Tanto che appena un anno fa alla domanda circa i dettagli delle multe comminate dall’amministrazione comunale alla ditta proprio del consigliere Scinicariello all’ex assessore Fortunato, questi rispose: “Non so rispondere, noi siamo soddisfatti del lavoro della ditta”. Fu poi il subentrante assessore De Simone a chiarire – proprio a Scinicariello – che le inadempienze c’erano eccome e l’amministrazione “ha sanzionato comportamenti inadempienti della società affidataria del servizio” e che “i servizi di pulizia delle spiagge e delle caditoie sono fallimentari” e quindi “sono state decurtate le somme corrispondenti”.
Ciò nonostante i gaetani pagano una delle tasse sui rifiuti più alte di tutta la provincia. L’importo della Tari per un gaetano (fonte Ispra), è di 285 euro per abitante, mentre a Formia è 210 e a Fondi 190. Costi che a questo punto non possono corrispondere con un appalto così controverso, pieno zeppo di ombre, di inadempienze e di mancate risposte, quando non addirittura di indagini giudiziarie, arresti e interdittive antimafia. Aspetti sui quali la Guardia di Finanza vuole vederci chiaro.