ANGELO BARDELLINO INTERDETTO. NOMINATA TUTORE DEI SUOI BENI IL SINDACO DI FORMIA

Angelo Bardellino
Angelo Bardellino
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Il Sindaco di Formia Paola Villa

Da ieri il sindaco di Formia Paola Villa è il tutore di Angelo Bardellino. Lo ha disposto il giudice tutelare dott.ssa Enrica Morena del Tribunale di Cassino in ragione dell’interdizione legale del medesimo Bardellino che comporta la perdita di disponibilità dei suoi beni. 
L’uomo è stato colpito lo scorso giugno dalla condanna passata in giudicato a oltre sette anni, in merito al processo Formia Connection, emessa dalla Corte di Cassazione.

La misura disposta dal Tribunale di Cassino è una pena accessoria per Angelo Bardellino dovuta al fatto che la sua è una condanna superiore ai cinque anni.

commissione antimafia Regione Lazio
Commissione antimafia Regione Lazio

La nomina della Villa, al di là dell’aspetto giuridico, è simbolica, essendo il sindaco, da sempre, schierato nella denuncia pubblica nei confronti dei Bardellino, nominati da lei stessa, a febbraio in Commissione regionale, come tra le dodici famiglie legate ai Casalesi che imperversano nella città che amministra: “A Formia abbiamo 12 famiglie accertate riferibili ai casalesi e altri – disse il sindaco – e meno di 40mila abitanti e una presenza crescente nell’economia. Io voglio qualcuno che indaghi sul riciclaggio di denaro e le estorsioni, non videocamere, quelle possono servire contro i vandali”

Angelo Bardellino
Angelo Bardellino

Tramite il provvedimento del Tribunale che il sindaco ha preso in carico, il patrimonio di Angelo Bardellino rimane, per così dire, congelato poiché, avendo un tutore, il predetto dovrà chiedere, da oggi fino al 2024 (l’anno in cui avrà finito di scontare la condanna in carcere), l’autorizzazione al suo tutore per qualsiasi movimento che preveda di interessare i suoi beni. Ad esempio, semplificando, se nell’elenco dei beni dovesse esserci un appartamento, e Bardellino dovesse decidere di venderlo, non potrebbe farlo senza il sì del tutore, in questo caso il sindaco di Formia. Rimangono salvi i diritti “personali” del condannato, come, ad esempio, sposarsi, riconoscere figli, fare testamento ecc.

Prima che il Tribunale di Cassino nominasse il sindaco di Formia come tutore, parrebbe esserci stato il rifiuto da parte dell’ex moglie di Bardellino e il niet del Tribunale alla nomina di Gustavo, suo fratello, poiché sottoposto a sorveglianza speciale.

Angelo Bardellino e Tommaso Desiato
Angelo Bardellino e Tommaso Desiato

La sentenza di condanna di Angelo Bardellino, come noto, è stata eseguita dal commissariato di Polizia di Formia che lo arrestarono lo scorso 1 giugno insieme a Tommaso Desiato, Franco D’Onorio De Meo e Giovanni Luglio, dopo la pronuncia della Cassazione arrivata il 30 maggio a conclusione del processo Formia Connection, dove il nipote del fondatore del Clan dei Casalesi (Antonio Bardellino) era accusato insieme agli altri tre di estorsione in concorso con utilizzo di armi da fuoco. Per i quattro sono state confermate le condanne comminate sia nel processo di primo grado che in quello di Appello: 7 anni e 5 mesi per Bardellino, 6 anni e 11 mesi per Franco D’Onorio De Meo, 6 anni e 11 mesi per Tommaso Desiato, e 7 anni per Giovanni Luglio.

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Antonio Bardellino, fondatore del Clan dei Casalesi

I fatti risalgono a 15 anni fa quando, a conclusione delle indagini dello stesso commissariato di Formia su delega del sostituto procuratore di Latina Raffaella De Pasquale, emerse una lunga scia di estorsioni, minacce e pestaggi ai danni di Giovanni Cianciaruso, presidente della cooperativa “Solidarietà sociale” che svolgeva all’epoca lavori di manutenzione per l’amministrazione comunale formiana. In particolare, Cianciaruso collaborò con la polizia per almeno quattro mesi confidando ciò che da tempo accadeva. La violenza e le minacce culminarono poi con un episodio particolarmente cruento avvenuto in una campagna a Spigno, dove l’uomo fu costretto ad andare dopo essere stato prelevato contro la sua volontà in via Vitruvio a Formia. Una volta lì fu picchiato e minacciato – con la compartecipazione di due uomini di origine albanese – con due pistole, detenute da D’Onorio De Meo e da Desiato.

Il fatto curioso è che, ad oggi, il sindaco di Formia, Paola Villa, oltre ad essere diventata tutore di Angelo Bardellino, lo è anche, per vicende completamente diverse, di due minori figlie di uno dei quattro condannati per il processo Formia Connection.

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