ANCHE A LATINA CORTEO PER GIULIO REGENI, MA CHI ERA IL GIOVANE?

Giulio Regeni


Alle 19.41 del 25 gennaio migliaia di luci saranno pronte ad accendersi per ricordare il momento esatto dell’ultimo sms inviato da Giulio Regeni prima di essere sequestrato in Egitto, sottoposto nei giorni successivi a feroci torture e assassinato”  ha scritto Amnesty International – Italia nella pagina dell’evento Facebook.

“In questi quattro anni abbiamo continuato giorno dopo giorno a chiedere la verità con iniziative in ogni parte del paese. Continueremo fino a quando ci sarà una verità giudiziaria che coincida con quella storica, che attesti quel ‘delitto di stato’, ne accerti le responsabilità individuali e le collochi lungo una precisa catena di comando. Anche le scuole di ogni ordine e grado si stringeranno intorno alla famiglia Regeni per continuare a chiedere verità e giustizia. Studenti, docenti e personale scolastico stanno già organizzando incontri, assemblee e manifestazioni scolastiche”.

Anche a Latina ci sarà una manifestazione per chiedere verità rispetto alla misteriosa morte del giovane in Egitto.

Giulio Regeni

MA CHI ERA GIULIO REGENI?

Giulio Regeni non era un ragazzo qualunque, il giovane aveva frequentato il liceo a Trieste, al Petrarca. Poi, l’estero: una borsa di studio, gli ultimi tre anni di liceo nel New Mexico, negli Stati Uniti, nel Collegio del Mondo Unito.

Infine l’Università in Inghilterra. Prima a Oxford dove ha conseguito una laurea a indirizzo umanistico e poi il dottorato a Cambridge, che lo aveva portato al Cairo, a settembre dove faceva ricerche per una tesi sull’economia locale.

Regeni era un politologo e la sua passione per il medioriente (parlava fluentemente arabo e inglese) lo aveva portato in Egitto dove si occupava, oltre che di redigere la tesi, di movimenti operai e di sindacalismo indipendente”.

Inoltre il giovane ha lavorato presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO, dall’inglese United Nations Industrial Development Organization), un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa dell’incremento delle attività industriali che si trovano nei paesi membri.

LA SCOMPARSA E LA MORTE

È il 25 gennaio 2016 quando Giulio Regeni, invia alle 19.41 un sms alla fidanzata in Ucraina, per dirle che stava uscendo.

A distanza di poco tempo, l’amica di Regeni, la studentessa Noura Wahby conosciuta nel 2014 a Cambridge, denuncia sul proprio profilo Facebook la sua scomparsa.

Si sa che il ricercatore italiano doveva incontrare delle persone in piazza Tahrir. L’occasione è quella di festeggiare il compleanno di un amico.

Il ragazzo viene trovato il 3 febbraio 2016 in un fosso nel tratto di strada del deserto Cairo-Alessandria, alla periferia del Cairo.

Il corpo di Giulio è nudo ed è stato anche atrocemente mutilato. Si contano più di due dozzine di fratture ossee, tra cui sette costole rotte, tutte le dita di mani e piedi. Così come gambe, braccia e scapole, oltre a cinque denti rotti. E ancora: coltellate multiple sul corpo, comprese le piante dei piedi.

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