AMIANTO E RIFIUTI AL PARCO DE CURTIS, LA FINANZA INDAGA PER DANNO AMBIENTALE

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bonifica ex gil

La Guardia di Finanza di Formia ha aperto una indagine per danno ambientale dopo i sopralluoghi effettuati negli ultimi giorni presso l’area Ex Gil adiacente al Parco de Curtis a Gianola. La notizia l’ha data già qualche giorno fa la sindaca di Formia Paola Villa con una nota sulla pagina Facebook del Comune di Formia, dopo l’abbondante rimozione di ogni genere di rifiuto -e anche di alcuni accampamenti di fortuna – ritrovati presso il rudere abbandonato all’interno dell’area ex Gil – di proprietà regionale – che era da tempo utilizzata come una discarica a cielo aperto, contenente materiali anche altamente pericolosi come l’eternit. E poi elettrodomestici, laterizi di risulta, pneumatici.

Lino Pace all’interno del Parco de Curtis

Negli occhi di chi frequenta quel luogo, purtroppo, le immagini di rifiuti, di degrado e di abbandono sono ben note, perchè negli anni oltre all’inciviltà di qualcuno, si sono ripetutamente susseguite anche speculazioni, promesse fasulle e tante chiacchiere da campagna elettorale. Come nel caso della precedente amministrazione comunale guidata dal sindaco Sandro Bartolomeo che nel suo programma elettorale aveva promesso anche “il Museo multimediale del mare e degli ambienti marini, in collegamento con la città dei bambini e dei ragazzi, da realizzarsi presso l’ex-Gil, con l’obiettivo di convertire il sito in un centro di ricerca su temi di interesse pubblico (es. centro di scienze marittime) con copertura di finanziamenti europei”. Interventi che solo a pronunciarli sanno già di presa in giro e infatti oltre a non capire bene di cosa si trattasse prima, sono rimaste solo chiacchiere dopo e il parco è stato puntualmente lasciato all’abbandono. Anzi lo stesso Bartolomeo è riuscito nell’impresa di fare addirittura peggio. Perché è stato capace di “donare” 14mila euro alla Seas 2000 di Lino Pace – che aveva realizzato bagni e altri piccoli interventi effettuati a seguito della concessione ottenuta da Michele Forte per il parcheggio dei camper – che sono andati quasi subito vandalizzati e distrutti rendendo quella spesa assolutamente inutile e infruttuosa e lasciando il Parco de Curtis in un pessimo stato di conservazione (tra siringhe, discariche, accampamenti, distruzione e crolli).

La soprintendente Nicoletta Cassieri tra l’ex sindaco di Formia Sandro Bartolomeo e il governatore del Lazio Nicola Zingaretti

Il tutto condito niente meno che dal parere dell’allora funzionaria Sabap-Lazio per i Beni archeologici del Lazio Nicoletta Cassieri che aveva affermato: “A suo tempo sollecitata in qualità di funzionario responsabile da un’associazione locale, come Soprintendenza abbiamo rappresentato al Comune di Formia la necessità di eliminare qualsiasi struttura (sosta camper) o comunque di non rinnovare concessioni et similia dato l’interesse paesaggistico e archeologico dell’area. Credevo che tutto fosse stato risolto (o perlomeno così ci avevano assicurato), ma a quanto pare non è così….”.

Perché infatti proprio Bartolomeo e il suo assessore Claudio Marciano, che ai tempi di Michele Forte marciarono nel Parco de Curtis, gridando allo scandalo per lo scarso utilizzo del parco e per la delibera con la quale Forte aveva concesso l’area – non attrezzata – a Lino Pace per ospitare i camper, una volta al Comune prorogarono la concessione a Pace per l’area camper. Insomma tra Forte e Bartolomeo è stata una gara trentennale a chi l’ha sparata più grossa, a danno del parco, e a chi ha peggio utilizzato il più grande polmone verde della città. Oggi tocca alla Villa che ha annunciato che dopo l’attività di bonifica in esecuzione da parte della Formia Rifiuti Zero, il parco resterà chiuso per censire lo stato di conservazione degli alberi così da evitare crolli. Staremo a vedere quale sarà il futuro del Parco de Curtis e cosa farà la nuova amministrazione, in attesa che le indagini delle Fiamme Gialle riconoscano eventuali responsabilità.

 

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