ALL’ENTE QUASI SOPPRESSO CHIESTI OLTRE 300MILA EURO

Un decreto ingiuntivo da oltre 300mila euro: la contesa tra i due enti locali. Da una parte la XIII Comunità Montana dei Monti Lepini – Ausoni, dall’altra la Compagni dei Lepini

Il Commissario della XIII Comunità Montana dei Monti Lepini – Ausoni, Onorato Nardacci, ha deliberato di conferire l’incarico all’avvocato Dino Carpentieri per ricorrere con il pignoramento proposto dalla Compagnia dei Lepini.

La delibera che è datata 26 settembre ricostruisce la storia di questo contenzioso di cui i cittadini hanno poca contezza, se non per etichettarli come centri di spesa non proprio benvoluti.

Con Sentenza del marzo 2021, il Tribunale di Latina accoglieva parzialmente la domanda della Compagnia dei Lepini S.C.P.A. dichiarando inadempiente la Comunità Montana condannandola in primo grado al pagamento della somma di 309.041 euro.

La Comunità Montana, assistita dall’avvocato Cosignani, ha ricorso contro quella sentenza in Corte d’Appello il cui svolgimento è ancora in corso d’essere, tuttavia, nel frattempo, a maggio 2023, è stato notificato un atto di precetto e in seguito, ad agosto, un atto di pignoramento presso terzi della parte ricorrente nella persona dell’Avvocato Pier Giorgio Marinelli quale delegato della Compagnia dei Lepini Scpa la cui relativa udienza è fissata per il 18 ottobre. In sostanza, la Comunità Montana chiede i soldi, oltre 300mila euro a un ente che peraltro risulta commissariato.

Ecco perché nasce la delibera del Commissario della Comunità Montana anche per l’attuale situazione in cui versa l’ente che presiede il quale “è oggetto di un procedimento di trasformazione che comporterà la sua soppressione con conseguente successione nella sua posizione dell’Unione dei Comuni”.

Infatti, motiva la delibera, in questa fase “alcuna procedura esecutiva può essere intrapresa nei confronti di questo Ente e ciò perché tanto la procedura di liquidazione quanto quella di estinzione mirano ad un riequilibrio economico dell’Ente”.

L’ente sarà soppresso e quindi è dannoso chiedergli soldi che minano il suo riequilibrio. Ecco perché la Comunità ha affidato all’avvocato di Priverno, Dina Carpentieri, l’incarico di opporsi all’atto di pignoramento. Il costo del servizio dell’avvocato costerà alle casse pubbliche circa 5.731 euro.

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