AL KARAMA, SCONTRO TRA ENTI: LA PROVINCIA FA CAUSA AL COMUNE DI LATINA PER IL PADIGLIONE OCCUPATO

Il padiglione all'ex Rossi Sud dove vivono da luglio i componenti della cominità rom di Al Karama
Il padiglione all'ex Rossi Sud dove vivono da luglio 2022 i componenti della comunità rom di Al Karama

Al Karama, la Provincia di Latina fa causa al Comune di Latina guidato dall’amministrazione di Matilde Celentano

Sembravano rose e fiori tra la Provincia di Latina e l’ente di Piazza del Popolo, almeno rispetto ai rifugiati di origine rom che, da luglio 2022, ossia da quando un devastante incendio bruciò il campo di Al Karama a Borgo Bainsizza, in Via Monfalcone, si trovano in uno dei padiglioni dell’ex Rossi Sud su Via dei Monti Lepini. Quasi un’affinità elettiva, a giudicare da una velina a mezzo stampa che, a settembre, è pervenuta a tutte le caselle di posta elettronica di giornali e siti della provincia. Niente a che vedere con lo scontro tra le due amministrazioni – provinciale e del capoluogo – piuttosto palese, seppur malcelato, per lo statuo dell’Ato4. Altra storia.

A settembre scorso, infatti, si è tenuto un incontro tra il Sindaco di Latina Matilde Celentano, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Carnevale, l’assessore ai Servizi sociali Michele Nasso, l’assessore all’Ambiente Franco Addonizio e il presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli. All’ordine del giorno la questione del villaggio di accoglienza Al Karama, in via Monfalcone, dove verranno trasferiti gli ospiti che al momento si trovano nei locali dell’ex Rossi Sud, messi a disposizione dalla Provincia dopo l’incendio nel vecchio campo avvenuto a luglio 2022.

“Sin dal primo momento – aveva dichiarato il Sindaco Celentano – il Comune e la Provincia hanno lavorato in sinergia per risolvere la situazione che si è generata quando il vecchio campo di via Monfalcone è andato in fiamme. La Provincia, che ringrazio, ha subito messo a disposizione l’immobile di sua proprietà e il Comune si è attivato per creare una nuova area dove trasferire gli ospiti, che sorgerà accanto alla precedente. Adesso bisogna lavorare ai passi successivi: il primo sarà il trasferimento nel nuovo villaggio, adiacente al precedente, che contiamo di portare a termine entro la fine dell’anno. Da parte del Comune, inoltre, sono state fornite alla Provincia rassicurazioni in merito a situazioni di danneggiamenti che, purtroppo, sembra si siano verificate nel periodo in cui gli ospiti sono stati nella struttura dell’ex Rossi Sud”.

“La Provincia ha rappresentato all’amministrazione comunale le tematiche inerenti l’occupazione del sito della Rossi Sud da luglio 2022 – sottolinea il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – e, per la prima volta, ha avuto risposte concrete dalla controparte in particolare un crono programma preciso e dettagliato, l’assunzione dell’impegno a ristorare la Provincia delle spese sostenute e dai danni subiti dall’immobile nel corso di questo periodo. Ovviamente ci aspettiamo nelle prossime settimane che i funzionari adottino formalmente gli atti conseguenti, agli impegni presi ma non abbiamo ragione di dubitare che ciò avverrà”.

Un tarlo, quello dei locali occupati dai rifugiati, già evidenziato, poco dopo il trasferimento delle famiglie rom da Via Monfalcone all’ex Rossi Sud. A settembre 2022, fu una lettera del servizio Edilizia Scolastica e Pianificazione della Provincia di Latina, firmata dal dirigente Massimo Monacelli, a chiedere al Sindaco e al Comune di Latina di liberare il capannone all’Ex Rossi Sud dove, in quel momento (al momento sono di meno), vivevano 87 persone evacuate, di cui 28 bambini, per un totale di 18 nuclei familiari.

Ora, al di là delle dichiarazioni di facciata da parte del Presidente Stefanelli che aveva parlato di “risposte concrete” del Comune e da parte del Sindaco Celentano che si era sbilanciata a dire che c’era tra i due enti un lavoro di “sinergia”, arriva la doccia fredda da Via Costa.

Infatti, tramite un’ordinanza firmata il 7 novembre dal Presidente Gerardo Stefanelli, la Provincia di Latina fa causa al Comune incaricando gli avvocati dell’ente Claudia Di Troia, Giulio Tatarelli e Marco Torelli di “difendere il buon diritto” della Provincia stessa. La causa, naturalmente, ha come obiettivo quello di ottenere la regolarizzazione dell’occupazione del complesso immobiliare all’ex Rossi Sud, “mediante una sottoscrizione di apposito disciplinare di concessione d’uso, nonché di procedere a ogni azione, stragiudiziale e giudiziale, per la tutela e l’integrità del bene immobile e al ristoro dei danni subiti e subendi”.

È proprio l’ordinanza presidenziale della Provincia a specificare che, sebbene sollecitato, il Comune di Latina non ha regolarizzato l’occupazione del padiglione dell’ex Rossi Sud.

Alla faccia della “sinergia” e delle “risposte concrete”.

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