La beneficenza del cantante neomelodico all’ospedale “Dono Svizzero”: l’artista era finito al centro delle polemiche l’anno scorso
“La beneficenza di un cantante neo melodico Napoletano Rosario Miraggio all’ospedale Dono Svizzero di Formia per i bambini del reparto Pediatria è stato un gesto nobile apprezzato da tutti”, così si legge nella pagina social non ufficiale dell’ospedale formiano dove un post di un operatore sanitario dà conto di una visita del cantante che, gusto l’anno scorso, di questi tempi, fu bloccato dalla “Parrocchia Santa Maria Sperlonga“.
La presenza di Miraggio all’ospedale Dono Svizzero, al di là della pagina non ufficiale, è accertata e viene ritratta anche in una immagine sui social. Ora, sarà anche meritorio portare la propria beneficenza ai bambini costretti al ricovero nelle belle giornate di fine estate ma, veramente, c’era proprio bisogno di reclutare un personaggio che, l’anno scorso, fu al centro di polemiche tanto aspre a Sperlonga?
Avrebbe dovuto esibirsi in Piazza Fontana, nell’ambito della consueta festa dei santi patroni, San Leone Magno e San Rocco. Il problema è che Rosario Miraggio, cantante neo-melodico, pseudonimo di Rosario Tassero, napoletano di 37 anni, dopo aver iniziato la sua carriera nei primi anni del Duemila, arricchendo il suo curriculum attraverso collaborazioni con Gigi D’Alessio e Gue Pequeno e partecipazioni alla colonna sonora di “Gomorra”, aveva dato modo di far parlare di sé per ben altro.
Nel 2012, Miraggio, durante il Concerto per la festa della Madonna del Carmelo a Gragnano (provincia di Napoli), dedicò una canzone al boss di camorra Nicola Carfora, condannato anni prima all’ergastolo per l’omicidio dell’imprenditore Michele Cavaliere restio a pagare il pizzo.
Tre anni prima, Miraggio fu citato en passant da un’interrogazione alla Camera dalla deputata del Partito Democratico, Pina Picierno. In quell’atto indirizzato al Ministero dell’Interno, Picierno sviscerava la sociologia e i rapporti tra alcuni cantanti neomelodici campani e la camorra. Nel 2009, infatti, la connessione era già forte tanto da indurre l’attuale europarlamentare dem a farsi domande e porle al Ministro relativamente ai pericoli della diffusione di messaggi criminali camuffati da canzoni o appelli (nell’interrogazione si faceva richiamo anche ai commenti rilasciati su youtube). Tra gli episodi citati nell’interrogazione anche quello che testualmente Picierno spiegava così: “Nel 2006 Rosario Tessero, in arte Rosario Miraggio, viene arrestato mentre cantava una sua hit negli studi di una TV privata in quanto indiziato per estorsione con modalità camorristiche”.
E letteralmente di striscio, lo stesso Miraggio fu sfiorato anche da un altro episodio da cronaca nera durante la campagna elettorale del 2018 a Qualiano (provincia di Napoli). Miraggio era atteso come ospite d’onore alla cerimonia di chiusura della campagna elettorale del candidato Sindaco di centrodestra, l’attuale Sindaco di Qualiano Raffaele De Leonardis. L’esibizione saltò perché non troppo lontano dal comizio furono sparati cinque colpi di pistola nell’ambito di un presunto giro di racket e camorra.
All’emergere della notizia, la Parrocchia annullò il concerto della festa patronale a Sperlonga. Una decisione che vide la reazione piccata del neo-melodico che minacciò querele, mai pervenute. Pochi giorni dopo, il consigliere comunale di maggioranza, a sostegno del Sindaco Armando Cusani, Luciano Magliozzi (Lista Cusani) chiese pubblicamente scusa a Miraggio e il comitato organizzatore che aveva chiamato il neo melodico si dimise in blocco.
Passa un anno e Miraggio lo ritroviamo a Formia, presso l’ospedale “Dono Svizzero”, sotto l’ala del vice direttore sanitario Nunzio Manciagli e del primario di chirurgia Vincenzo Viola, che per inciso è consigliere comunale a Sperlonga ed ex candidato sindaco nella stessa città.
Nessun reato è stato commesso, su questo non ci piove. La beneficenza, i bambini, l’ospedale: tutti ingredienti per un lieto fine. Il problema è sull’opportunità di invitare un neo-melodico, che evidentemente ha nel cuore il sud pontino e la provincia di Latina, in un ospedale di una città dove solo un mese fa c’è stato un blitz di portata nazionale sulle tracce del boss fondatore del clan dei casalesi, Antonio Bardellino. Ecco, magari, tra i tanti neo-melodici poteva essere chiamato anche un altro. E il primario di chirurgia, già consigliere comunale di Sperlonga un anno fa, non ricordava l’annullamento del suo concerto proprio perché Miraggio si era macchiato della solidarietà a un camorrista?