Il venti del 2018, Silvia Romano, cooperante italiana, venne rapita in Kenya.
Da quel momento fino ad oggi è un alone di mistero ha avvolto il rapimento della volontaria, di cui non si riuscivano a raccogliere notizie.
Nella giornata di ieri l’AGI, ha pubblicato un’inchiesta in cui si asserisce che, secondo fonti dell’intelligence italiana, la cooperante sarebbe viva.
Secondo l’AGI, la donna si troverebbe in Somalia ma, per ora, nessuno dalla procura conferma.
La volontaria 24enne venne rapita da un commando composto da almeno otto persone. Tre di loro sono a processo a Malindi: Moses Luwali Chembe, Abdalla Gababa Wario e Ibraim Adam Omar.
LO SPOSTAMENTO
Come riporta l’AGI le certezze della procura sono poche: Silvia è stata spostata in direzione della Somalia da una banda di criminali comuni, e il rapimento è stato effettuato sotto commissione.
LA PISTA SOMALA
La riapertura della pista somala, sarebbe avvalorat dal fatto che il pubblico ministero della Corte di Malindi, dove è in corso il processo a tre degli 8 membri della banda che ha rapito la giovanea, ha chiesto la modifica del capo di imputazione: terrorismo, oltre a sequestro di persona. Modifica accolta dalla Corte.
