AGGUATO A BARDELLINO: LE INDAGINI POTREBBERO PORTARE IN CAMPANIA

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Spari a Bardellino: proseguono le indagini dopo i colpi scaricati contro il nipote del fondatore del Clan dei Casalesi

I Carabinieri che conducono le indagini ne sarebbero convinti: gli spari all’autosalone Buonerba erano mirati ad uccidere Gustavo Bardellino. Ferito e operato, il 42enne ha firmato ed è uscito dall’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia poche ore dopo l’intervento chirurgico che ha permesso di sottrarre il proiettile dalla sua schiena.

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Le indagini sul tentato omicidio, oltreché a un esame Stub applicato su un sospettato, avrebbero potuto indirizzarsi anche alla visione delle telecamere presenti alla concessionaria, ma sembra che non vi siano stati elementi tali da approfondire piste investigative. Il momento è ancora caldo per il momento, anche perché si sta parlando di un nome e una famiglia, quelli dei Bardellino che, al di là delle dichiarazioni del 42enne rilasciate a “Il Messaggero”, il quale ha escluso qualsiasi azione camorristica ai suoi danni, sono effigiati in tutte le più e meno recenti relazioni di Dia e Osservatorio regionale antimafia del Lazio alla voce “clan e famiglie” del sud pontino.

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Ad ogni modo, investigatori e inquirenti non hanno escluso che il mancato killer, che sarebbe stato accompagnato da un complice in auto, possa essere fuggito in Campania, tra la province di Caserta e Napoli. Non si esclude, infatti, che l’atto che avrebbe potuto rivelarsi omicida possa essere nato anche da ambienti di camorra del napoletano. Peraltro, nell’ultimo mese, la situazione a Napoli Nord è caldissima tra attentati, ferimenti e anche omicidi.

L’attentato nei confronti del nipote del Clan dei Casalesi potrebbe essere un atto altamente simboliico per rimarcare la fine di certi equilibri così da incoronare nuove alleanze e affari. Una tesi ventilata dall’ex pm anti-camorra Sirigano che ha parlato di “rottura col passato”. E il sud pontino, apparentemente placido, è stato sempre un terreno fertilissimo per i mercati illegali gestiti dalle cosche: nel Basso Lazio gli affari e la bella vita, a Napoli e Caserta il regolamento dei conti saldati anche col piombo.

Al di là dello choc provocato nella città di Formia dagli spari a Bardellino, si registra un silenzio assordante da parte della politica. Né una parola dal Sindaco né da altri. Un’unica eccezione, quella dell’ex primo cittadino Paola Villa che ha commentato l’episodio nella stessa serata di martedì sera. Anche questo è un brutto, bruttissimo segnale, altamente simbolico.

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